Sant'Agata de Goti

E' stata operata di recente, ecco perchè, nonostante le sue condizioni siano state ritenute compatibili con il regime carcerario, l'hanno trasferita a Capodimonte con un'ambulanza. A bordo Vincenza Pietrovito, 45 anni, di Sant'Agata dei Goti, arrestata dai carabinieri della locale Stazione sulla scorta di un ordine di esecuzione della pena firmato dalla Procura di Lagonegro. Quella a carico della donna – 2 anni ed 8 mesi – , diventata definitiva dopo la pronuncia della Corte di appello non impugnata dinanzi alla Cassazione, è già stata scontata per oltre la metà (1 anno e 6 mesi) ai domiciliari.

E' relativa ad una condanna, stabilita nel 2015 con rito abbreviato, per la rapina compiuta il 14 luglio del 2014 a Caggiano, in provincia di Salerno, ai danni di una filiale Unicredit. Un colpo che aveva fruttato un bottino di 35mila euro, messo a segno, secondo i carabinieri, che li avevano identificati attraverso le immagini delle telecamere di cui è dotato l'istituto di credito, ed arrestati, da Vincenza Pietrovito, assistita dall'avvocato Lucrezia D'Abruzzo, e dal fratello Lorenzo, più giovane di un anno.

Lei era finita ai domiciliari, lui in carcere, poi erano tornati in libertà. Entrambi erano stati condannati ad una pena confermata in appello, sulla quale, per ciò che riguarda Lorenzo Pietrovito, difeso dall'avvocato Pierluigi Pugliese, è ancora attesa la decisione della Cassazione.

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