Montecalvo Irpino

I prezzi di mercato non coprono i costi di raccolta e le ciliegie restano sugli alberi. Nella Valle del Miscano, a Montecalvo Irpino in modo particolare, un tempo cuore pulsante di questo frutto di primavera che annuncia l’arrivo dell’estate, la produzione sarà destinata agli uccelli.

Nicola Serafino imprenditore agricolo e grande conoscitore del territorio spiega il perché: “Negli anni passati la ciliegia, meglio nota come la cirasa de la signora qui era un frutto d’oro. Se ne producevano quintali e quintali nei campi. Con il tempo sono stati estirpati gli alberi, in quanto la convenienza economica con l’ingresso dell’euro è venuta a mancare. Oggi un ciliegio senza trattamento siamo su 40 centesimi, fra qualche giorno, con i problemi legati al vento e al sole arriviamo anche ai 25 centesimi. Immaginate quale futuro potrà avere. E parliamo di un ciliegio naturalissimo e pronto per essere raccolto. Noi purtroppo oggi non riusciamo a far fronte alle spese. Cosa resta da fare? Invitare gli amici a mangiare, la ciliegia a titolo gratuito.”

Futuro dunque nero per l’agricoltura: “Direi nerissimo e a questo punto mi chiedo, le associazioni sindacali di categoria ed in modo particolare la politica, cosa fanno? Corsi di aggiornamento, aumento di costi, ma cosa si fa per far si che il frutto dia davvero un reddito a chi lo produce? Cosa fa la politica agricola per tutelare gli agricoltori italiani? Le piante non riescono più a fruttificare e la nostra agricoltura finisce così sempre più nelle mani della multinazionale. 

Gianni Vigoroso