Benevento

«Si sono appena concluse le votazioni online del Movimento 5 Stelle, per definire le candidature ufficiali in vista delle imminenti Elezioni Regionali in Campania. Qui in provincia di Benevento  ha dichiarato il una nota Daniele Leone - si è assistito ad un “simpatico” (per modo di dire) teatrino di vecchio stampo “politichese”, che ha visto emergere i nomi di Maglione e Maio, in modo netto. Nulla da dire sui 2 candidati, molto invece da eccepire sui metodi adottati nella scelta e nella proposta degli stessi».

 

«Vorrei ricordare - ha aggiunto Leone - che tutti gli iscritti al Movimento 5 Stelle, entro il 30 giugno 2014, avevano ricevuto una mail con l’invito a proporsi come “candidabili”, nel rispetto dei principi fondamentali del Movimento. Ricordo altresì che, nel dicembre 2014, all’indomani dello scadere dei termini per l’accettazione della “candidabilità”, si è provveduto a sbandierare ai quattro venti proprio le candidature di Maglione e Maio, indicando la volontà di una convergenza compatta di voti sugli stessi. Chi conosce lo spirito del Movimento sa perfettamente che questo “modus agendi” non è assolutamente in linea con la filosofia “pentastellata”».

 

«Uno vale uno”  - ha concluso Leone - non è solo un modo di dire, ma un preciso modo di essere e di comportarsi, altrimenti - lecitamente mi chiedo - che senso avrebbe l’aver ricevuto una mail di invito alla candidatura? Se i giochi erano già “fatti a tavolino”, sarebbe stato inutile procedere con le consultazioni online. Oltretutto non ho ricevuto alcun invito per incontri mirati, nell’ottica di quelle “convergenze” conoscitive sopra richiamate. Aggiungo, cosa più grave, che sui “social” ho avuto modo di apprendere che molti potenziali “candidabili” hanno rinunciato alla “candidabilità” proprio in virtù delle indicazioni date in quegli incontri “conoscitivi”, a me sconosciuti. Tutto ciò ha limitato di fatto la piena, libera espressione di candidatura e di voto dei legittimi aventi diritto».