di Andrea Fantucchio
“La tolleranza diventa il crimine, se viene applicata al male.” Così scrive Thomas Mann nel suo capolavoro, la “Montagna incantata”. Frase che sembra cucita su misura per un'altra montagna, anche questa a suo modo incantata, che si staglia di fronte alla scuola abbandonata di Pianodardine. Parliamo di una delle discariche più rappresentative di Avellino, così magica che ci trova di tutto. (Clicca sulla foto di copertina e guarda il video-servizio)
Un buco nero di indecenza che, nelle ultime foto postate ieri dal gruppo Facebook “Non sei irpino se”, annovera fra la sua immondizia: frigoriferi, copertoni, oli esausti, batterie, e altri rifiuti speciali.
L'unico limite è dettato dalla fantasia degli incivili che, approfittando dell'area di transito isolata, vengono qui a scaricare la spazzatura.
Siamo sul posto. I rifiuti più grandi sono stati rimossi (I piccoli miracoli del web). Ma troviamo comunque una lavatrice, dei copertoni d'auto, vari pezzi di umido, intorno a cassonetti dei rifiuti stracolmi di buste di plastica bianca. A sorvegliare questo monumento alla inciviltà il profilo della vecchia scuola. Ve ne abbiamo parlato un anno e mezzo fa. Inutilizzata da oltre dieci anni, la struttura diventa, a periodi alterni, ritrovo per senzatetto che entrano nella scuola attraverso le finestre rotte. Come abbiamo fatto anche noi: è sufficiente farsi leva sulle braccia per scavalcare un muro basso.
I residenti, che preferiscono non farsi riprendere dalle telecamere, ci dicono che qui di notte vengono appiccati dei piccoli roghi.
«L'immondizia brucia e il fetore diventa opprimente. Non ce la faccio più. Inutile fare foto e segnalare la situazione».
A poco serve il cartello appeso sull'ingresso della scuola abbandonata: «Area videosorvegliata». Qui ci troviamo al confine fra Avellino e Atripalda. Chiediamo al sindaco della città del Sabato, Paolo Spagnuolo, sempre attento alle denunce, di intervenire. Basterebbero più controlli, multe salate per gli incivili.
Certo, l'ideale sarebbe riqualificare la struttura. Durante la nostra prima inchiesta ci hanno spiegato che l'edificio è, però, vincolato alla sua funzione originaria: deve essere una scuola. Almeno fino a che scadrà il vincolo in questione. Però, lo ripetiamo, per ragioni di sicurezza, lo spazio va comunque controllato. Una situazione simile è inaccettabile.
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