Apollosa

Per Stefania Pirozzi la lunga strada verso il mondiale di Budapest è iniziata da tempo. La qualificazione è arrivata dopo i campionati italiani di Riccione grazie ad una grande prova nei 200 stile libero, dove ha chiuso alle spalle di Federica Pellegrini e Alice Mizzau. Una prestazione importante per chi da due anni faticava ad esprimersi a grossi livelli.

La qualificazione ha dato alla sannita grande serenità e tante opportunità da cogliere al volo, tra cui una settimana di lavoro al Centro Federale di Verona in quella che possiamo tranquillamente definire “casa Pellegrini”. La Pirozzi, insieme a Chiara Masini Luccetti e Carlotta Zofkova, si è allenata a stretto contatto con la divina del nuoto italiano che ha scelto di proseguire fino a Tokyo 2020. Una scelta di cuore, perché è troppa la passione per questo sport per chiudere senza un altro acuto olimpico, che a dirla tutta sarebbe più che meritato.

A Verona si lavora bene e si ride tanto, aspetto fondamentale soprattutto in campo femminile. La capitana azzurra, infatti, è diventata il collante di gran parte del movimento in rosa. Sta facendo gruppo con le più giovani compagne di squadre e questo è chiaro anche seguendo i profili social delle quattro azzurre.

La Pirozzi, che è reduce da due anni molto complicati, sta beneficiando di questo raduno vissuto costantemente col sorriso. La capitana ha portato le compagne di squadre a cena, in giro per Verona che è diventata la sua città, e poi a fare shopping, una delle attività preferite del gruppetto azzurro.

Verona dunque può essere una tappa fondamentale anche per costruire una staffetta che può tornare vincente dopo il flop olimpico. Fare gruppo è il primo passo, e se le prestazione rispecchieranno i sorrisi visti sui social, allora le Charlie's Angels, come si sono soprannominate Federica, Stefania, Chiara e Carlotta, faranno grandi cose anche ai mondiali in Ungheria.