Castelbaronia

Caso quota rosa a Castel Baronia, la consigliera di parità effettiva e supplente della Regione Campania Domenica Maria Lomazzo scrive al Prefetto di Avellino, al sottosegretario Maria Elena Boschi e al comune in questione sulla vicenda di Patrizia Reale.

Richiesta intervento e  valutazione interpellanza parlamentare. Violazione della legge Castel Baronia, rappresentanza di genere nella Giunta Martone.

La cronistoria:

“Dopo tre anni di corrispondenza epistolare e ricorsi con tutti i livelli istituzionali locali, provinciali e regionali, mi vedo costretta a ricorrere ai massimi organi al fine di far conoscere la paradossale condizione in cui versa il piccolo comune nel quale la sottoscritta Reale Patrizia ricopre la carica di consigliere di minoranza. Da molti mesi il Difensore Civico è stato rimosso e mai rinominato, la Prefettura non prende provvedimenti in merito alla questione rappresentanza di genere nella Giunta Martone dove peraltro è stato nominato il Commissari ad Acta.

Ebbene, come già detto sono trascorsi ormai tre anni, quesiti posti alla Prefettura, alla Consigliera della pari opportunità della Regione Campania, l'intervento del Difensore Civico, l'intervento del Commissario ad acta, ben tre ricorsi al Tar di Salerno, non entrato mai nel merito della questione, al contempo, con ultima sentenza del 28/04/2017.

Il Tar ha dichiarato inammissibile il ricorso fatto dalla sottoscritta insieme ad un altro Consigliere Comunale, contro il decreto con il quale il Sindaco, dopo aver revocato la nomina commissariale della sottoscritta ad assessore (a seguito della rinuncia delle tre donne elette nella lista di maggioranza), ha disatteso il provvedimento del Commissario ad acta rinominando lo stesso assessore revocato dal Commissario, dando così l'impressione di legittimare il sindaco a non attenersi alla "legge quota rosa".

I tre ricorsi:

1° Una concittadina di Castel Baronia dà la propria disponibilità ad assumere la carica di assessore dopo il rifiuto delle tre consigliere di maggioranza il Tar dichiara: lo statuto comunale non prevede Assessore esterno ha respinto la richiesta dicendo che comunque il Sindaco doveva riequilibrare la giunta.

2° il Sindaco il vice Sindaco e l’allora ex assessore da privati fanno ricorso al TAR contro il Difensore Civico, contro il Commissario ad acta nei confronti del Comune e nei confronti dell’assessore donna nominata dal Commissario ad acta e chiedono la sospensiva della nomina dell’assessore donna, il tar respinge la sospensiva.

3° In aggiunta al loro ricorso due consiglieri di minoranza una donna e un uomo impugnano la rinomina da parte del sindaco dell'assessore fabio Montalbetti precedentemente revocato dal commissario ad acta.

Il Tar: il consigliere comunale non è legittimato a fare questo ricorso perché senza interesse.

Patrizia Reale si chiede chi può fare questo ricorso?

"A mio parere, come peraltro incisivamente sottolineato dalla Consigliera della Parità della Regione Campania, "A tutela dell'equilibrio di genere esistono molteplici leggi - l'articolo 51 della Costituzione, la legge  n. 215/2012, la legge Delrio - che sono chiarissime nel normare che tutte le giunte comunali e gli organi degli enti locali devono essere composti rispettando l'equilibrio di genere.

Redazione Av