Altri sei mesi d'indagine. Li ha chiesti il sostituto procuratore Francesca Saccone al gip Roberto Melone, che nei prossimi giorni dovrà decidere se debba proseguire, come appare scontato, l'inchiesta sulla promessa di assunzioni, mai avvenute, alla clinica Maugeri di Telese Terme. Si tratta di un'inchiesta di cui Ottopagine ha dato notizia oltre un mese e mezzo fa, affidata ai carabinieri del Nas di Salerno e supportata da intercettazioni telefoniche.
Truffa e millantato credito, queste le ipotesi di reato contestata in un'attività investigativa che a metà marzo era stata scandita dalle perquisizioni operate dai militari, tra Telese, Cerreto Sannita, Foglianise e San Salvatore Telesino, a carico di quattro persone: un medico, un impiegato ed una infermiera della nota struttura sanitaria, estranea alla vicenda, ed una donna che lavora nel settore dell'assistenza agli anziani, difesi dagli avvocati Antonio Di Santo, Angelo Leone, Marcello D'Auria e Gabriele Nuzzi.
Una prima ed inevitabilmente sommaria ricostruzione dei fatti restituisce un 'quadro di illusioni' del quale avrebbero fatto le spese decine di vittime che risiedono dalle parti di Solopaca e Telese. Rappresentate dall'avvocato Giuseppe Maturo, alcune di loro aveva innescato l'inchiesta con la loro denuncia, nella quale avevano raccontato le somme che avrebbero sborsato – da 8 ad oltre 10mila euro per ciascun caso -per ottenere l'interessamento giusto per un posto di lavoro. Una prospettiva che non si era però mai concretizzata, nonostante le rassicurazioni che gli interessati avrebbero ricevuto.
Numerose le deposizioni raccolte dagli inquirenti, impegnati anche a stabilire se siano fondate le presunte implicazioni politiche legate a ciò che sarebbe stato propinato a quanti, anche se con metodi che rimandano a 'facili scorciatoie', erano a caccia di una sistemazione per un familiare, un figlio.
Quando la notizia si era diffusa, la direzione generale di ICS Maugeri Spa aveva precisato in una nota di essere "parte lesa, almeno per il danno di immagine che ne conseguirebbe se i fatti fossero confermati". Ed aveva sottolineato che, "contattata in luglio da due cittadini - una dei quali era stata paziente dell’Istituto – che riferivano di promesse d’assunzione presso la struttura, aveva invitato gli stessi a segnalare i fatti alla Procura, ed aveva aperto un'indagine amministrativa, informando il locale Comando dei Carabinieri". La conclusione: "In attesa degli sviluppi, la Maugeri valuterà se procedere a provvedimenti cautelativi verso i dipendenti in questione”.
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