Benevento

“Purtroppo sono costretto a svolgere un ruolo improprio e cioè spiegare al Sindaco Mastella come funziona una pubblica amministrazione. La cosa che mi avrebbe invece appassionato era contribuire, seppur da oppositore, alla realizzazione di cose utili per la città”. L'ex sindaco Fausto Pepe interviene dopo le dichiarazioni del sindaco Mastella sulla costruzione dell'auditorium della Spina Verde che sarebbe stato costruite, secondo le dichiarazioni di Mastella, su un suolo demaniale.

“In ordine di tempo – spiega infatti il consigliere Pepe -, l’ultima esternazione evocata è la questione della “spina verde” a Rione Libertà e la proprietà delle aree. Bisogna innanzitutto precisare che si parla di una piccolissima parte dell’auditorium sito in zona San modesto, e più precisamente della parte adibita a biglietteria, e non dell’intera struttura. L’area in questione risulta essere demaniale, così come tante altre aree e non solo nella città di Benevento ma in tutto il Paese.

Basta avviare le procedure amministrative legate al cosiddetto “federalismo demaniale” e trovare un finanziamento per riqualificare l’area ed il gioco è fatto: viene acquisita a patrimonio comunale. Con la stessa procedura la mia amministrazione ha “acquistato” anche la Colonia Elioterapica del Rione Ferrovia, e l’edificio ubicato in via lungo Calore poi adibito agli uffici per le manutenzioni del Comune. Ma questi sono solo esempi.

A Mastella suggerisco – continua Fausto Pepe - di non tergiversare oltre, di non evocare cose dette a caso, ma di operare, operare e operare. Benevento non ha necessità di un Sindaco lamentoso e poco operoso. La situazione del verde pubblico non è mai stata così drammatica come oggi quella del decoro urbano, ed è inutile evocare il dissesto anche in questo caso, per due semplici motivi: il primo perché lo stesso Sindaco Mastella ha raccontato ai Beneventani che il dissesto era una cosa indolore che non avrebbe portato problemi; il secondo perché il dissesto è una sua invenzione politica voluta da chi invece avrebbe dovuto portare avanti il risanamento dell’Ente con il piano di rientro, così come io ho fatto per anni.

Mastella stia sereno; ha ricevuto un Comune con meno debiti rispetto a quelli che io ho ereditato nel 2006, ma con tante opere pubbliche in più da utilizzare, come la spina verde del Rione Libertà, l’auditorium in area San Modesto, la bibliomediateca di via Napoli, la bellissima struttura del San Vittorino nel centro storico, la Colonia elioterapica al Rione Ferrovia, la passeggiata lungo il fiume Calore, la riqualificazione dell’intera area Pacevecchia, e tante altre opere. Quando Il Sindaco Mastella avrà finito di lamentarsi e avrà realizzato la metà delle opere realizzate da me, ne riparleremo”.