Frasso Telesino

Quando ha visto quella cifra, è rimasto di stucco. Senza parole. Chiunque, al suo posto, avrebbe avuto la stessa reazione. Ha sperato fosse un errore, di aver capito male. Non era così. Purtroppo. Perchè, quando ha riletto, non erano affatto di meno i quattro zeri stampati su quel bollettino che gli era arrivato. I quattro zeri di 60.000mila euro, l'importo che l'Inps gli ha chiesto di restituire perchè l'avrebbe incassato senza che gli spettasse.

Lui, l'interessato, è di Frasso Telesino. Alcuni anni fa, complice un grave problema di salute, aveva chiesto ed ottenuto la pensione e l'indennità di accompagnamento sulla scorta del riconoscimento di una condizione di invalidità totale: 100%, una percentuale scesa nel 2013, definitivamente, all'80%. Una procedura come tantissime, sfociata nell'erogazione delle somme dovute. Tutto liscio come l'olio fino a qualche mese fa. Quando il malcapitato si è visto recapitare una comunicazione dell'Inps ed un 'mav', il modulo per effettuare, attraverso una banca, il versamento di 60mila euro. L'Istituto li rivuole indietro perchè, dopo un ricalcolo, ritiene di averli sborsati senza che il destinatario ne avesse titolo.

Una 'patata bollentissima', facile immaginare lo sconcerto dell'invalido quando si è trovato tra le mani quelle carte. Un rompicapo di non facile soluzione, accompagnato dal timore di dover fare i conti con una pretesa considerata completamente infondata. Difeso dagli avvocati Massimo Viscusi ed Emiliano Vaccarella, ha immediatamente presentato un ricorso tramite il patronato Inac di Telese. Solo la prima mossa di un'iniziativa legale che, trascorsi novanta giorni, sarà seguita dall'interessamento del Tribunale.

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