Marano di Napoli

 

di Simonetta Ieppariello

Un colpo alla tempia sinistra. In sospetto per gli inquirenti che Salvatore Gala, accorsato gioielliere di Marano, conoscesse il suo assassino, tanto da aprirgli la porta metallica, forse dopo che gli altri negozi erano chiusi. Sì, perchè Salvatore Gala, trovato in una pozza di sangue a pancia in giù ieri mattina, dormiva spesso nel retrobottega della sua storica gioielleria di via Merolla. Forse anche ,come si dice in paese, perchè aveva paura dei ladri.

44 anni ad agosto Salvatore, Maurizio come lo chiamano in tanti, è stato ucciso così. Il killer ha anche cancellato le riprese  della telecamera interna. Strappato e portato via il sistema di registrazione delle immagini. Sarà l'autopsia a fornire un primo punto fermo: l'orario preciso della morte del gioielliere. Se, come qualcuno ipotizza, la morte è successiva all'orario di chiusura dei negozi della zona, potrebbero aprirsi nuovi scenari investigativi rispetto a quello, fin troppo semplice, della rapina finita in tragedia.

La saracinesca d'ingresso è rimasta alzata, mentre la porta era chiusa. Facile pensare che l'omicida si sia allontanato senza fretta. 

Il procuratore capo di Napoli Nord, Francesco Greco, dice: «Sembra una rapina, ma prima di arrivare a questa conclusione faremo indagini ampie. C'è qualcosa che non quadra, ma potremo riparlarne solo dopo ulteriori verifiche».

In paese si ricorda il ragazzo perbene ma è anche tanta la rabbia, aldilà degli esiti delle indagini, sull’escalation di furti e feroci rapine. 

La preoccupazione e la rabbia corrono soprattutto sui social network. «Non ne possiamo più - scrivono decine di utenti della pagina Facebook Sei di Marano se - è come vivere un incubo».