Qualcosa non ha funzionato nel 2016: una causa ipotizzabile su tutte? L'alluvione del 2015. Eccoli i nefasti effetti di quel disastro che ha colpito il Sannio in maniera violenta, portando via vite umane, case, automobili e anche aziende in molti casi.
E proprio in base a quei danni potrebbero essere letti i dati elaborati dall'Istat relativi alle esportazioni.
E' noto infatti che negli ultimi anni i risultati più soddisfacenti sui mercati internazionali nel Sannio li ha portati l'agroalimentare: in costante crescita per volume di esportazioni, grazie al lavoro importante svolto in particolare su vino, olio e altri prodotti dell'agricoltura sannita.
La doccia fredda arriva nel 2016: se nell'anno precedente si era arrivati a un volume di esportazioni per quanto attiene al Sannio pari a 51 milioni di euro nel settore dell'agroalimentare, nel 2016 si è passati a 41 milioni, dieci milioni in meno.
Una diminuzione di quasi il 20 per cento, una delle peggiori performance delle province italiane.
Un danno provocato dall'alluvione? In parte, secondo Francesco Sossi, direttore della Coldiretti di Benevento: “Certamente l'alluvione ha segnato molto il territorio, ma bisognerebbe disaggregare quei dati dell'Istat. Per quanto riguarda il vino ad esempio noi di Coldiretti non abbiamo riscontri di un calo, anzi, abbiamo di fronte un gran fermento delle aziende produttrici di vino per quel che riguarda l'internazionalizzazione. Anche il Vinitaliy ha fatto registrare un successo per le imprese sannite: il vino sannita riscuote forte interesse. Poi è chiaro, in altri settori alcune difficoltà si sono registrate, anche a causa dell'alluvione”.
Crisvel