di Simonetta Ieppariello
Un giorno di impegno. Non il primo. L'impegno delle istituzioni per fare fronte comune contro il crimine organizzato. IL presidente dell'organismo Carmine Mocerino ha rassicurato il sindaco Mario Bianchino, mentre il sindaco Paolo Foti ha detto: alziamo un muro istituzionale contro la camorra.
Una giornata speciale per la città di Montoro dove il primo cittadino è stato vittima di gravi attentati intimidatori. Una giornata particolare per riannodare forze ed energie pulite del territorio per dire basta al crimine organizzato, che da tempo lancia segnali inquietanti di pressione e presenza nei comuni irpini.
Una lunga audizione in sala consiliare dell'organismo speciale presieduto dal consigliere Carmine Mocerino che ha ascoltato il sindaco Mario Bianchino e alcuni dei colleghi irpini, dopo gli attentati incendiari di cui è stato vittima il primo cittadino. «La nostra presenza a Montoro sta a rappresentare una vicinanza non solo formale al sindaco Bianchino, ma all'intera città. Cercheremo di individuare percorsi condivisi che possano in qualche modo prevenire episodi del genere. Non compete direttamente alla Regione prevedere un potenziamento dei presidi delle forze dell'ordine sul territorio, ma sicuramente insieme a livello istituzionale possiamo parlare con un'unica voce per sostenere le richieste del sindaco presso Ministero e Governo. Non lasceremo sola questa comunità e quello odierno è solo un primo incontro, a cui ne seguiranno altri perché è nostra intenzione non abbassare la guardia e creare un muro forte e coeso contro il crimine».
Tra i componenti della commissione, anche il consigliere irpino Carlo Iannace che assicura: «le istituzioni ci sono e lottano al fianco dei sindaci che ormai rappresentano il principale riferimento dei cittadini. La nostra presenza. Il nostro impegno sono la misura concreta della battaglia fiera e forte che opporremo al crimine organizzato». La presidente del consiglio regionale Rosa D'Amelio non ha nascosto la sua preoccupazione per la recrudescenza di reati e atti intimidatori all'indirizzo di figure di specifico riferimento per il territorio, come appunto i sindaci: «siamo vicini a tutta la Valle dell'Irno, dopo le ripetute minacce e gli attentati, abbiamo deciso di dare un segnale forte portando qui la commissione. Purtroppo questa provincia inizia ad essere sensibilmente toccata da fenomeni del genere. E' innegabile che ci sono presenze oscure pronte a mettere le mani sui nostri paesi».
Non abbassare la guardia, il monito della parlamentare Pd Valentina Paris: «Solo una azione forte e coesa può garantire la salvezza dei territori. Saremo sodali e uniti nella lotta al crimine».Dal canto suo il presidente della Provincia Domenico Gambacorta rimarca come sia necessario: alzare la guardia perché questo è un momento infelice per l'Irpinia immaginare un percorso virtuoso di collaborazione tra magistratura, forze dell'ordine e autonomie locali. I sindaci vanno difesi e salvaguardati, sono ormai ovunque sotto attacco, spesso additati di essere unici responsabili dei problemi sociali ed economici».