Pomigliano d'Arco

È stata un’affollata assemblea operaia quella svoltasi stamattina a Pomigliano per “fare il punto” sui modelli di Trump e Marchionne.

“Questi stanno prefigurando la costruzione di un nuovo ordine mondiale in cui le multinazionali esercitano una inquietante influenza politica sugli Stati”… ha sostenuto Mara Malavenda nella sua complessa relazione introduttiva… “per il dominio del capitale sul lavoro e la trasformazione in tal senso dell’intera società con la progressiva eliminazione della democrazia sindacale e politica e dei diritti dei lavoratori nonché di quelli sociali, civili e Costituzionali. E quando la Fiat a Pomigliano si permette addirittura di colpire con provvedimenti repressivi le operaie per aver partecipato allo sciopero ed alla manifestazione di ‘genere operaio’ in occasione della scorsa ricorrenza internazionale della donna allora possiamo ben dire che la misura è colma e l’attuale momento di grande debolezza dei lavoratori è senz’altro data dalla mancanza di dirette espressioni politiche e sindacali, di ‘classe’ e di parte operaia”! Né il voto alle strumentali formazioni dell’antipolitica o del populismo potrà dare ‘voce e forza’ alle ragioni dei lavoratori”.

Per questo, oggi più che mai, si rende necessaria la <ricostruzione> della nostra storia sociale, culturale e politica perché, quando si perdono le proprie radici ci si preclude il futuro e finanche la speranza e la determinazione per una vita diversa e migliore.

E la nostra storia, quella del Movimento Operaio, è una Storia sicuramente incompatibile ed estranea alla natura ed ai contenuti del costituendo nuovo ordine capitalistico mondiale.

L’assemblea ha deciso all’unanimità le prossime iniziative:

UNA MOBILITAZIONE IN OCCASIONE DELLA DISCUSSIONE IN TRIBUNALE DELLA DENUNCIA CONTRO LA FIAT DI POMIGLIANO PER REPRESSIONE DI GENERE ED ANTISINDACALE

UNA ASSEMBLEA OPERAIA NAZIONALE A POMIGLIANO IN OCCASIONE DEL CENTENARIO DELLA RIVOLUZIONE SOCIALISTA D’OTTOBRE