Gli incentivi per il lavoro, dalla decontribuzione al credito d'imposta, in Campania hanno (parzialmente) funzionato. Questo almeno sulla base dei numeri che arrivano dall'elaborazione della Camera di Commercio di Milano.
L'ente camerale ha fotografato la situazione prendendo il numero complessivo di lavoratori per provincia, emerge chiaramente che c'è stata una curva a precipizio dal 2011 al 2015, che poi ha assunto una tendenza inversa fino allo scorso anno.
Nel dettaglio, Benevento, uno dei grandi malati della Campania (dal 2007 erano circa 10mila i posti di lavoro persi) anche tra il 2011 e il 2015 ha perso un numero consistente di lavoratori: erano 49500 nel 2011, sono scesi a 47500 nel 2015, risalendo di nuovo alla cifra di 49300 lo scorso anno.
In pratica in cinque anni la perdita complessiva di posti di lavoro è di un modesto 0,4 per cento. Nel contempo, però, tra 2015 e 2016 il numero di occupati è salito del 2,8 per cento. Una buona crescita, anche se è quella più contenuta rispetto al resto della Campania.
Sul breve periodo, quindi base 2015-2016 Avellino fa meglio, crescendo di un buon 3,8 per cento, passando dai 69300 occupati del 2015 ai 72mila del 2016. In calo, comunque, il numero di occupati rispetto a cinque anni fa, quando sul territorio erano occupate 73mila persone: giù l'occupazione dell,1,8 per cento dunque.
Bene invece Napoli, Salerno e Caserta, che hanno visto il numero di occupati crescere in cinque anni di percentuali tra il tre e l'8 per cento.
Crisvel