Monteforte Irpino

 

di Andrea Fantucchio 

(Clicca sulla foto di copertina e guarda le interviste di Ottopagine) «Il sindaco Costantino Giordano deve andare avanti. Nonostante le minacce di alcuni vigliacchi. Cancelli la melma che seppelliva il paese». Una delle voci raccolte questa mattina a Monteforte Irpino. I cittadini hanno espresso solidarietà al sindaco e alla sua giunta minacciati di morte. Ieri sono state bucate le ruote all'auto della consigliera Katia Renzulli (deleghe alle attività produttive, personale, agricoltura). A questo si aggiunge la quarta lettera minatoria rivolta a Giordano.

Il primo episodio risale allo scorso ottobre. Quando una lettera è stata recapitata sul parabrezza dell'auto del figlio del sindaco. Poi altre missive ogni due tre mesi. Il contenuto è simile: «Devi fermarti, o farai una brutta fine».

In una delle lettere si faceva riferimento a attività che Giordano avrebbe chiuso. Se aggiungiamo la lista degli altri destinatari delle missive (Renzulli – Carmine Tomeo (delegato ai Lavori Pubblici)) si può ipotizzare una correlazione. Appalti che hanno infastidito qualcuno? O investimenti che facevano gola?

Plausibile. Saranno gli inquirenti a doverlo chiarire.

Intanto il paese non ha dubbi: «Quando sollevi la melma, le conseguenze sono inevitabili. Ma lui deve andare avanti. Eredita una situazione disastrosa. Fatta di debiti e promesse non mantenute».

Di più non viene fuori. Ma le minacce al sindaco hanno lasciato il segno. C'è la percezione che Giordano, seppur all'inizio del suo mandato, abbia creato una spartiacque. Un prima e un dopo che probabilmente ha già infastidito qualcuno.

Ma non la maggioranza dei cittadini: «Costantino è una persona per bene. Onesta e sempre disponibile. Non si fermi. Siamo con lui».

 

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