Torrecuso

La risposta dopo il duro comunicato della Battipagliese era doverosa. Il Torrecuso è stato tirato in ballo dalle zebrette per antisportività e comportamenti incivili durante e dopo la gara.

“Non vogliamo certo dare lezioni da sportività – inizia il direttore Zotti – e francamente sono anche stanco di queste storie. Che dobbiamo rispondere noi? Che siamo andati a Battipaglia e contro ha giocato una squadra che due giorni dopo è sparita? Questo non falsa anche i campionati?”.

 

LA SFIDA CON LE ZEBRETTE – “Penso che ci siamo comportati nel rispetto delle leggi. C'erano forze dell'ordine e tre persone mandate dalla Federazione a controllare che tutto fosse in regola. Se ci sono state mancanze saremo sanzionati, altrimenti la Battipagliese avrà esagerato nel commento. Non resta che aspettare il giudice sportivo”.

Evidentemente una storia che nasce dalla sfida d'andata.

“Dopo 15 giorni è venuta fuori questa storia che non ci siamo fatti la doccia con la juniores quando siamo stati a Battipaglia. Non c'è stata menzione neanche nel referto arbitrale. Poi piano piano è venuta fuori questa storia. Devo pensare che avevano problemi alle caldaie da un po' ma perchè a noi ci hanno fatto giocare a Battipaglia quando potevano scegliere altro campo? Devo pensare che lo abbiano fatto apposta”.

 

ORDINE PUBBLICO E POLEMICHE – Una storia che comincia con l'allontanamento dell'allenatore in seconda dalla tribuna dell'Ocone, il settore dedicato ai tifosi di casa.

“Quando siamo andati a Battipaglia nella sfida d'andata, siamo stati messi nei distinti per una questione di ordine pubblico. Perchè il loro tesserato stava nel nostro settore e non in quello dedicato alla società avversaria? Nessuno glielo avrebbe vietato, anzi. La verità è che la Battipagliese ha pensato di poter decidere chi doveva scendere in campo con la nostra casacca ma deve essere chiaro che fin quando abbiamo noi la squadra, noi decidiamo come gestire il tutto. La storia di Agrigento nasce da una riflessione precisa, al di là di tutto. Si tratta di ragazzi che avrebbero dovuto sostenere un tour de force tra prima squadra e juniores nazionale, non volevamo massacrarli. Non ci siamo mai presi il diritto di mettere bocca sulle situazioni di altre società, guardiamo in casa nostra

 

IL FINALE INCANDESCENTE – Mister Condemi è stato fermato da più di una persona che ha evitato che passasse alle vie di fatto. Una scena triste al di là del torto e della ragione.

“Non è il nostro tecnico, quindi non rispondo per le sue azioni. Dico solo che a Battipaglia mister Dellisanti si è chiuso nello spogliatoio con la squadra. Altro non voglio aggiungere. Aspettiamo le decisioni del giudice sportivo sapendo che se abbiamo sbagliato pagheremo. C'erano tre rappresentanti della Federazione che hanno visto e sentito tutto”.

di Fabio Tarallo