Monteforte Irpino

 

 

 

di Luciano Trapanese

Ancora minacce, ruote squarciate. Lettere minatorie. A Monteforte il clima è sempre più pensate. E l'attenzione mediatica, le indagini dei carabinieri, la decisione del sindaco Costantino Giordano di non retrocedere un millimetro, non hanno fermato chi ha messo nel mirino l'amministrazione comunale.

Questa volta le attenzioni sono state rivolte alla consigliera Katia Renzulli (che ha le deleghe all'attività produttiva, all'agricoltura e al personale). Una ruota della sua auto è stata squarciata e sul parabrezza le è stato lasciato un altro messaggio minatorio. Indirizzato anche al sindaco.

Ecco il testo integrale: «Allora sindaco, non hai capito proprio niente... Ti piace uscire sui giornali a te agli altri per farvi belli... Lo sapevo che non capivi... Ora te lo dico facile facile definitivamente. Quello che sta rompendo i coglioni è il consigliere Katia Renzulli... Che si pensa di cambiare il paese? Noi lo sappiamo che sta la firma sua che fa chiudere le attività a Molinelle... La volete finire? I contratti dei terreni si sono sempre pagati così, è vero? Ora che vuole sta cazzo di Renzulli. Sindaco te lo dico ora per tutto...Se non sei buono a tenere il cane a quinzaglio (sic) lo facciamo noi. Ha pure bloccato l'asta delle terre che pure quella è stata sempre così. Ora vedi come ti facciamo uscire sui giornali...ma stavolta col botto a te e a Katia Renzulli... Capito bene?».

Lo diciamo subito: non ci sembra un avvertimento da camorristi. Ma – come ha dichiarato lo stesso sindaco Giordano -: «Una cosa fatta da gente del posto». Nella lettera sono poi stati evidenziati bene anche gli interessi che l'operato dell'amministrazione sta “toccando”, fornendo ai carabinieri anche una pista precisa. Cose un po' troppo ingenue per far pensare a interessi della criminalità organizzata (che in genere agisce come ha fatto a Montoro: auto del sindaco in fiamme e nessuna minaccia. Una intimidazione preventiva).

Una storia che comunque ha amareggiato molto il primo cittadino di Monteforte Irpino. «Sono contrario alle scorte, non mi servono. La mia scorta è il popolo. Sono un sindaco di strada e anche per questo sono sconcertato per quello che sta accadendo. Di certo, e lo dico chiaro, non arretreremo di un millimetro. Nonostante le minacce».

La questione più delicata riguarda quella dei terreni all'asta. La consigliera Renzulli ha bloccato il bando per rivalutarne il valore. Una scelta che – evidentemente – è andata di traverso a qualcuno. Sulle attività chiuse a contrada Molinelle non sarà difficile effettuare delle verifiche.

Non si esclude neppure che questa lettera, visto il clamore suscitato dalle precedenti minacce, serva a sviare le indagini. Ma si tratta solo di una ipotesi.

Di certo il sindaco non farà marcia indietro. E con lui tutta l'amministrazione.