di Luciano Trapanese

Per chi ha intorno a 50 anni il termine “sottiletta” non significa solo qualcosa da mangiare. Era anche il soprannome di Joanie Cunningham, sorella di Richie – l'inseparabile amico di Fonzie -, in una serie che ha fatto la storia della televisione: Happy Days. (clicca in alto per vedere la sigla)

Erin Moran aveva 56 anni. Da tempo era sparita dai radar. Aveva problemi di alcol. Viveva in una roulotte. Fuori da tutto. Soprattutto dal mondo dorato dello spettacolo, quello stesso mondo che l'aveva cullata negli anni dell'adolescenza, quando Happy Days si era imposto come una delle prime sit-com di successo globale.

Andava in onda nel tardo pomeriggio. Ambientata negli anni '50, con tanto di sigla rock'n roll, i giubbini neri e il ciuffo ribelle di Fonzie (chi non ha mai imitato il suo hey!, con i pollici rivolti in alto), sembrava una rilettura in chiave pop, nostalgica e rassicurante, di quella Gioventù bruciata interpretata da James Dean. Dove c'era di tutto, eccetto – appunto – la gioventù bruciata. Richie era un ragazzo d'oro, Fonzie un bullo dal cuore tenero, Joanie una ragazzina senza – come si diceva una volta - “grilli nella testa”. E non era previsto nessuno scontro generazionale, al più qualche inevitabile malinteso... Roba da tv di quell'epoca.

Ron Howard – che interpretava Richie Cunningham – il fratello di “sottiletta”, è diventato uno dei registi più apprezzati di Hollywood (Cocoon, Cuori ribelli, Apollo 13, A Beatiful mnd, Missing, Cinderella man, Codice da Vinci, Angeli e demoni, Rush, solo per citarne alcuni). Henry Winkler, al secolo Fonzie (Arthur Fonzarelli), non ha avuto lo stesso successo, ma ha comunque interpretato decine di film. Così come Tom Bosley (il padre di “sottiletta”), Marion Ross (la madre) e Donny Most (Ralph).

Meno bene è andata a Anson Williams (nel telefim era Potsie), e appunto a Erin Moran. Baciati da una incredibile notorietà, e poi dimenticati. L'ultima apparizione italiana dei due in un programma di Fabio Fazio, “Meteore”, dedicato proprio a quegli artisti che dopo aver vissuto stagioni di successo erano completamente spariti.

Happy Days ha accompagnato la prima adolescenza di tanti di noi. Andava in onda nel tardo pomeriggio, quando i compiti erano finiti. E si guardava poco prima di scendere per incontrare gli amici. Regalava un po' di buonumore, sempre. Ed è impossibile non ricordarlo con tenera nostalgia.

Così come tutti abbiamo sempre ricordato “Sottiletta”. L'abbiamo lasciata che era una dolce e assennata ragazza degli anni '50. La ritroviamo oggi, morta. E non avevamo mai saputo che viveva, con gravi problemi di alcol, dentro una roulotte. E' la vita vera che fa irruzione nella finzione della tv. Regala come sempre un po' di amarezza. Anche se – lo ammettiamo – non abbiamo potuto evitare di rivedere su Youtube una vecchia puntata di Happy Days. Ci ha riportato alla mente non solo quel vecchio telefilm, ma – come al solito – la vita che ognuno di noi conduceva in quel tempo. Sembra un secolo fa, e forse è davvero così.

Addio Sottiletta.