E' incatenata da tre giorni nei pressi del Rettorato del campus di Fisciano. Stefania Bergamo, una lavoratrice della Gioma Facility Management, la ditta che gestisce il settore pulizie dell’Università degli Studi di Salerno, ha dato inizio ad un presidio permanente che interromperà solo se e quando sarà ascoltata dai vertici aziendali e dal rettore. La protesta nasce in seguito alla riduzione degli stipendi al personale della ditta che chiede ora il ripristino delle condizioni salariali precedenti al nuovo appalto, risalente al giugno 2016, quando è subentrata la nuova azienda.
“Come si può vivere con 300 euro al mese?”, se lo chiede Stefania, madre di tre figli che mantiene da sola. Sono 150 i lavoratori nelle sue condizioni, che la supportano facendole compagnia, insieme a gruppi di studenti universitari, qualcosa da mangiare, un caffè e una prola di conforto. Un presidio che non si interrompe neppure di notte, notti che Stefania passa in una tenda di fortuna allestita proprio davanti all'ingresso della Gioma.
I lavoratori sono in stato d'agitazione, dalla mezzanotte di ieri c'è stata la comunicazione da parte del sindacato Flaica Cub Salerno al prefetto Malfi, al Rettore Tommasetti, all'azienda e alla Fondazione Universitaria. "Non si può andare avanti così - continua Stefania - continueremo la nostra protesta ad oltranza".
Sara Botte