Avellino

 

"In Irpina non si è consumato oggi uno strappo nel sindacato ma si è solo palesata, semmai qualcuno non avesse avuto contezza, la differenza culturale e politica tra chi immagina un sindacato “solo” e chi professa convergenze e sinergie al servizio del mondo del lavoro, dei pensionati e dei più deboli, e non già delle imprese e del sistema di gestione".

Così Cgil Uil e Ugl in un comunicato unitario in cui si spiegano le ragioni del fermo disappunto che è stato espresso in seguito all’elezione del 9 Aprile 2015 degli Organismi del Comitato Inps di Avellino. Un disappunto manifestato chiaramente in una lettera inviata al Ministro del Lavoro Poletti e al presidente di Confindustria Squinzi.

"Abbiamo inviato una nota ai Ministeri competenti, perché siano chiari i nostri intenti e le altrui responsabilità, per i lavoratori “tutti” e non per un sindacato “solo” che possa immaginare di interpretare ruoli e funzioni che in tutto il Paese si riferiscono ai rapporti unitari e non di forza - continua la nota - Tra l’atro appare evidente come anche nel caso dell’INPS si siano ripetute le strane alleanze già rilevate all’INAIL dove con accordi tra diversi si identifica un rappresentante dei “lavoratori dipendenti” non votato dalla maggioranza dei rappresentanti dei lavoratori presenti nel Comitato provinciale. I rapporti unitari che ne seguono  - concludiono i segretari provinciali di Cgil Uil e Ugl - saranno solo di esclusiva responsabilità di chi ha fatto dell’unità un variabile dipendente dagli interessi di parte, che registrerà sempre e dovunque la nostra avversione culturale e politica". 

Dalla redazione