San Giuseppe Vesuviano

Con deliberazione n. 62 del 5 aprile 2017 la Giunta del Comune di San Giuseppe Vesuviano ha approvato il rinnovo della convenzione con la Caritas diocesana di Nola e con la Fondazione S.I.C.A.R. per l'accoglienza di persone in stato di bisogno nei locali del Centro Caritas “Don Tonino Bello”. La convenzione, in vigore già dal marzo del 2014, ha consentito di accogliere sino ad oggi, senza interruzione di continuità, moltissime persone in situazioni di disagio, tra cui stranieri, singoli e famiglie di San Giuseppe Vesuviano, presso il Centro Caritas di via Roma.

Il progetto ha avuto riscontri positivi, contribuendo sia al monitoraggio della presenza degli stranieri sul territorio sia la presa in carico di singoli e di famiglie italiane in evidente situazione di marginalità, ed ha consentito, in collaborazione con l'Ufficio Interventi Sociali dell'Ente, con l'Asl Napoli 3SUD e con le forze dell'ordine, di attuare una sinergia capace di garantire sia una risposta primaria al problema del disagio abitativo di cittadini della città, sia l'elaborazione di percorsi individualizzati tesi al cambiamento ed al recupero. La rete di accoglienza, inoltre, è diventata sempre più efficiente e rispondente ai bisogni degli stranieri e degli italiani in condizioni di disagio grazie a tutti i servizi resi, oltre che dal centro di accoglienza notturna, anche dal servizio mensa e docce offerto dalla Caritas diocesana di Nola. Pertanto, la Giunta ha deliberato il rinnovo della convenzione per un'ulteriore annualità, concedendo l'attesa proroga.

“La difficoltà del periodo storico che viviamo palesano continuamente le situazioni di disagio e difficoltà che ci circondano, che siano momentanee nel tempo, come nel periodo dell'emergenza freddo, o prolungate – ha dichiarato Vincenzo Catapano, sindaco di San Giuseppe Vesuviano - Desideriamo, pertanto, da amministrazione attenta ai bisogni dei più deboli, proseguire nel cammino intrapreso, investendo nei servizi sociali e dando accoglienza a chi si trova in particolari condizioni di bisogno”