Caivano

Tendere una mano a chi la vita ha tolto anche la speranza. A chi versa in uno stato di profonda difficoltà e in una condizione di abbandono. Vivere il Vangelo significa, del resto, testimoniarlo ogni giorno per restituire dignità a chi purtroppo è scivolato in un baratro ed è dimenticato da tutti. E’ questa la mission della neo associazione “San Pietro – Caivano”, nata per iniziativa del parroco della chiesa di San Pietro, don Peppino. L’obiettivo è quello di ottimizzare al meglio e ampliare le numerose azioni di solidarietà e gli interventi di carattere sociale di cui già da tempo la parrocchia è promotrice. Tra queste, va senza dubbio evidenziata, la valenza che ha assunto, in breve tempo, la mensa Julia allestita proprio nei locali della chiesa che ormai da diversi mesi garantisce oltre cinquanta pasti al giorno per tre volte alla settimana, venendo incontro alle difficoltà degli ospiti che bussano alla porta per un piatto caldo.

Un'esperienza portata avanti grazie all’impegno di un gruppo di volontari e di alcuni imprenditori del territorio che hanno pienamente sposato il progetto solidale di don Peppino. Un’esperienza, quella della mensa, che ha messo in luce anche lo stato di profonda crisi che caratterizza molte fasce sociali della città: una difficoltà che non è solo degli stranieri ma che coinvolge fette sempre più ampie della stessa cittadinanza locale. Un impietoso stato dell’arte che ha spinto lo stesso don Peppino a profondere un impegno maggiore per un progetto più ampio affinché le iniziative possano nel tempo moltiplicarsi e diversificarsi per dare ulteriori risposte ai sempre crescenti bisogni della comunità. Oltre alla mensa, infatti, è attivo, sempre presso la parrocchia, anche un doposcuola che a distanza di pochi mesi ha già dato risposte positive rispetto ai ragazzi che ne hanno fatto richiesta.

L’idea è quella di mettere in campo nuove iniziative, soprattutto di inclusione sociale, a favore dei i giovani che spesso, in un territorio privo di prospettive, possono essere facile preda e vittime di fenomeni di devianza. In tal senso, un’associazione capace di intervenire a monte, non solo sui primari bisogni materiali, ma anche su sane forme di aggregazione e di esperienze formative, può rappresentare un argine efficace. L’appello di don Peppino non è caduto nel vuoto ed è stato prontamente raccolto da un gruppo di imprenditori che si è subito dichiarato disponibile ad aderire con convinzione al progetto.

Soci fondatori, che hanno l’altra sera hanno sottoscritto la costituzione dell’associazione, sono: Nino Navas, Raffaele Marino, Antonio Celiento, Biagio Falco; Pio Brianese, Giovanni Coppeta, Luigi Licito, Domenico Fiacco, Luigi Conte, Domenico Argiento. `Ringrazio tutti coloro che hanno aderito in maniera positiva al progetto e che già da tempo sostengono le iniziative a favore della parte più debole della nostra comunità» – ha dichiarato don Peppino Esposito, neo presidente dell’associazione San Pietro – Caivano – in loro ho letto l’entusiasmo di aiutare il prossimo». L’associazione resta aperta a tutti coloro che vogliono fornire un concreto impegno alla crescita della città, partendo dall’aiuto degli emarginati.