Avellino

 

di Andrea Fantucchio 

Arturo Iannaccone è tornato nel ruolo di assessore al Commercio e ai Fondi Europei del Comune di Avellino. Dopo il periodo di interdizione dai pubblici uffici. Provvedimento impostogli in seguito all'inchiesta sui furbetti del cartellino. Indagine che ha coinvolto l'Asl cittadina, dove Iannaccone lavora. Il sindaco, Paolo Foti, non rinuncia quindi a uno dei suoi fedelissimi. Che sempre si è schierato a difesa del primo cittadino, anche quando il cielo minacciava burrasca. E sul comune di Avellino la nuvola nera è spesso di casa.

Dai cantieri infiniti, alla questione teatro, passando per le proteste dei commercianti che hanno raggiunto l'acme durante le così dette "feste comandate". Periodi storicamente floridi per il commercio e che, invece, si sono rivelati un flop. Ricordate lo scorso Natale? Fallimento causato anche dalla mancanza di un confronto adeguato fra amministrazione e esercenti.

Ora a Iannaccone dovrà affrontare proprio questo compito. Partire dall'istituzione della consulta per il commercio della quale parlò ai nostri microfoni. Un organo che dovrebbe garantire un confronto diretto e quotidiano con gli esercenti.

Poi dovrà occuparsi della gestione di un periodo delicatissimo per la città. Con i cantieri che slittano, l'umore dei commercianti è messo a dura prova. Con i parcheggi che mancano (si pensi a Piazza Libertà) e aree della città oggettivamente isolate.

Insomma, Iannaccone è appena tornato ma avrà poco tempo per ambientarsi. Anche perché, proprio sui Fondi Europei e il Commercio, si gioca buona parte del futuro prossimo di Avellino. Nonché quello personale di tanti amministratori. Dopotutto il 2018, con le amministrative, non è poi così lontano.