Tre arresti, un obbligo di dimora e diciassette indagati. Per i carabinieri della compagnia di Avellino non ci sono dubbi: si tratta di una delle bande più attive nei furti in appartamento. In provincia, ma non solo. Il blitz è scattato questa mattina all'alba. Cento carabinieri impegnati, unità cinofile ed elicotteri.
Le tre persone in manette hanno tra i 35 e i 50 anni. Residenti tra via Roma e Rione Parco, ad Avellino. Vecchie conoscenze delle forze dell'ordine. Obbligo di dimora invece per un 60enne. Per gli investigatori è un altro componente della banda.
I 17 indagati avrebbero partecipato a vario titolo (compresa la ricettazione), nelle attività del gruppo. Nei confronti degli indagati è stato ipotizzato il reato di furto aggravato.
L'indagine è partita nel 2016. Decisivo il sopralluogo dopo un furto. Nell'abitazione i militari hanno trovato tracce che hanno poi consentito – dopo una serie di accertamenti – di risalire ai presunti responsabili.
Gli investigatori hanno utilizzato nell'indagine sistemi tradizionali: pedinamenti, appostamenti. E altamente tecnologici: intercettazioni, riprese video.
E' stato ricostruito nei dettagli il modus operandi della banda. Prima il sopralluogo, poi lo studio del piano. E quindi l'irruzione (con guanti e passamontagna). In auto è sempre rimasto il palo, pronto ad avvisare in caso di pericolo.
I ladri hanno agito anche quando nelle abitazioni c'erano i proprietari. E hanno rubato di tutto: gioielli, naturalmente, ma anche biciclette e attrezzi agricoli. Oltre a bancomat.
Il colpo di maggiore rilievo nel salernitano. Un quadro del '600, attribuito al pittore Salvator Rosa e che raffigura una “Madonna con bambino”. Una madonna nera, che ha dato il nome all'operazione.
I preziosi rubati sono invece stati fatti valutare da gioiellieri della zona e poi rivenduti. Spesso a conoscenti. I tre arrestati sono stati reclusi in una cella del carcere di Bellizzi.