Agropoli

E' ancora in carcere Mrabet Nezar, il 25enne tunisino reo confesso dell'omicidio di Marco Borrelli. Non è stato convalidato il fermo dal Gip del tribunale di Vallo della Lucania, non ritenendo che sussista il pericolo di fuga, ma, per la gravità del fatto il magistrato ha comunque disposto la misura cautelare in carcere. L'accusa è di omicidio volontario premeditato.

L'uomo è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Agropoli, venerdì scorso, un paio di ore dopo il ritrovamento del cadavere di Marco Borrelli, il 20enne, morto dissanguato. Nezar avrebbe confermato di aver incontrato Borrelli giovedì sera per parlare del rapporto del 20enne con la sua ex, dalla quale aveva avuto due figli. La discussione sarebbe poi degenerata in un'aggressione, durante la quale Nezar ha colpito con un fendente alla gola letale il giovane.

Intant,o sarà eseguita questa mattina l'autopsiadel giovane. Sarà da chiarire anche se il tunisino abbia agito da solo o vi sia la possibilità di eventuali complici nel delitto.

Mistero anche sul messaggio che la vittima avrebbe inviato al padre, per dirgli che si trovava in pericolo, giovedì intorno alle 20.30. Di solito Borrelli scriveva in dialetto, quell'sms di aiuto era scritto invece in perfetto italiano. Potrebbe essere stato scritto dunque da Nezar, che conosce bene l'italiano, per depistare le indagini.

Redazione Salerno