Chimenti in porta, Tosto e Grimaudo sulle fasce, Fresi e Fusco al centro, con Breda, Giacomo Tedesco e Gattuso in mediana e Di Bartolomei alle spalle delle due punte. E' questa, al momento, la miglior formazione della Salernitana dal 1919 ad oggi, scelta direttamente dai lettori di Granatissimi che, in centinaia, hanno risposto ai nostri sondaggi animando il dibattito sui social e mettendo a confronto pensieri e ricordi di vecchie e nuove generazioni. Per completare l'undici ideale vi chiediamo oggi quali sono stati i due attaccanti più forti in assoluto: potrete esprimere le due preferenze attraverso la nostra pagina facebook (clicca qui). Ecco i candidati, nell'elenco sono compresi anche fantasisti o esterni offensivi che entrerebbero in formazione qualora risultassero i più votati. Potrete suggerire anche nomi non contemplati nella lista che segue:
1)Vincenzo Margiotta: ha segnato 53 reti in campionato con la maglia della Salernitana trascinando la squadra dalla B alla A negli anni Quaranta a suon di gol spettacolari e pesantissimi. Elemento insostitubile dell'undici titolare, è purtroppo scomparso nel 1996
2)Pierino Prati: a Salerno arrivò giovanissimo, collezionando appena 19 presenze a causa di un infortunio. Le reti complessive furono 10, sufficienti per aiutare la Salernitana a raggiungere l'obiettivo. Strepitosa la sua carriera con le maglie di Milan e Roma
3)Giovanni Zaccaro: ancora oggi è secondo nella classifica dei marcatori di tutti i tempi con ben sessanta realizzazioni. Nei suoi cinque anni di militanza non ha coronato il sogno serie B, ma ha fatto sognare il popolo del Vestuti
4)Antonio Capone: calciatore bravissimo nel dribbling, tecnicamente dotato con entrambi i piedi, non egoista e sempre pronto a giocare di squadra. In totale, a Salerno, ha realizzato 27 gol in 128 partite di campionato, molti di pregevole fattura
5)Antonio Valese: secondo marcatore di tutti i tempi con 55 gol, era soprannominato il "Balilla Salernitano" e paragonato al grande Mezza. Suo il primo gol nella storia contro il Napoli. E' scomparso nel 1986
6)Gabriele Messina: un solo anno a Salerno, sufficiente per siglare 15 gol in 29 apparizioni e per diventare l'idolo del pubblico granata. Classico bomber da area di rigore, immarcabile per le difese avversarie
7)Giovanni Pisano: "e segna sempre lui" cantava l'Arechi in onore di un bomber amato da grandi e piccini e che a Salerno ha lasciato più di un pezzo di cuore. La sua Salernitana ha fatto sognare l'intera Italia pallonara, è il leadere della classifica marcatori di tutti i tempi con 63 realizzazioni
8)Marco Di Vaio: ha trascinato i granata in serie A con 21 reti, bellissime quelle contro Pescara, Genoa e Venezia. In massima serie due triplette, contro Empoli e Bologna, ma anche il gol decisivo con la Juventus che fece letteralmente impazzire l'Arechi
9)David Di Michele: per classe e fantasia avrebbe potuto ambire a una carriera ancora più prestigiosa. In A si è tolto lo sfizio di beffare due volte l'Inter e di segnare nell'indimenticabile partita interna col Vicenza, in B ha sfiorato il titolo di capocannoniere con ben 23 realizzazioni, secondo solo al genoano Francioso. Tra le perle più belle quelle contro Pistoiese, Sampdoria, Cagliari e Napoli, un pallonetto che gelò il malcapitato Mondini
10)Arturo Di Napoli: "Re Arturo fa gol" è stato il tormentone del campionato 2007-08, vinto soprattutto grazie all'attaccante di Rozzano. Dalla punizione contro il Taranto alla magia con l'Ancona passando per i 13 gol che permisero ai granata di salvarsi: e pensare che un fuoriclasse del genere è stato aggredito e contestato...
11)Ighli Vannucchi: il fantasista toscano è stato beniamino dell'Arechi per due anni e mezzo, con il Vicenza sua bestia nera conclamata: suoi i due gol sotto la Sud che regalarono due delle vittorie più belle della quasi secolare storia granata. Quando prendeva palla e puntava l'uomo era fenomenale
12)Giorgio Di Vicino: anche lui avrebbe potuto ambire a una carriera ben più prestigiosa, grazie a quel sinistro magico che ha fatto sognare Salerno. Scoperto da Zeman e rilanciato da Pioli, il fantasista di Pianura era micidiale anche sui calci piazzati: fantastico il gol del 2-2 col Cagliari, mentre col Torino tolse la proverbiale ragnatela dall'incrocio con una conclusione magistrale da posizione impossibile
13)Davide Bombardini: il genio di Faenza, nel suo primo anno a Salerno, si accese solo a intermittenza segnando appena una rete, su rigore, per espressa richiesta della curva. Nella seconda stagione magie a ripetizioni, avversari saltati come birilli e qualche gol da antologia
14)Pietro Strada: in tanti ricordano un rigore sbagliato con l'Acireale, i più invece lo ringrazieranno sempre per la qualità e la professionalità messa a disposizione di una squadra che giocava benissimo e che legava le sue fortune anche al talento di un fantasista eccezionale. Quella punizione a Bergamo ha fatto sognare una città intera...
Articolo a cura di Maurizio Grillo e Gaetano Ferraiuolo