Napoli

«Ieri il sindaco di Milano ha chiesto al presidente del consiglio Gentiloni di intervenire immediatamente per salvare le città metropolitane di Milano, Roma e Torino che non riescono ad approvare il bilancio. È evidente la richiesta di una legge speciale. Noi nella Città metropolitana, abbiamo approvato il bilancio il 31 gennaio. E siccome in questi due anni abbiamo fatto un lavoro enorme di risanamento c'è anche un avanzo libero di oltre 500 milioni che potremmo spendere. Ma Governo e Parlamento ci dicono che non possiamo utilizzare il denaro».

Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in un lungo post su Facebook nella domenica delle palme si rivolge direttamente al premier perché sblocchi i vincoli di bilancio e conceda alla città metropolitana di Napoli di spendere i propri soldi per la messa in sicurezza di scuole, strade, ambiente.

«Caro Presidente – continua de Magistris - in città metropolitana non ti chiediamo un euro che sia uno, ma solo di consentirci di spendere i 500 milioni che noi ci siamo trovati con capacità e caparbietà».

In caso contrario il sindaco minaccia disobbedienza.

«Noi li spenderemo lo stesso. Ci prenderemo questa responsabilità: la Costituzione viene prima delle leggi ordinarie e dei politicanti incapaci o in mala fede. Noi ovviamente - aggiunge de Magistris - a scanso di equivoci Presidente, siamo favorevoli al salvataggio delle città che rischiano il dissesto. Per noi la solidarietà vale sempre. Soprattutto per i meno ricchi, ma anche per i forti e i ricchi quando sono in difficoltà. Che il Governo salvi le città a guida Pd e 5 Stelle! Però chiediamo al Governo - e all'Anci - di scongiurare uno scenario da figli e figliastri. Ci sono le città in piano di riequilibrio, come Napoli e tante altre, che stanno finanziariamente in enorme difficoltà, vivono per capacità di resistenza quasi eroica».

De Magistris ricorda che il comune di Napoli ha il conto bloccato per 80 milioni da Natale scorso per un pignoramento derivato da un commissariamento post terremoto 1980.

«Il Governo doveva intervenire per far togliere il pignoramento. Non lo ha fatto. Bastava un segnale. Non è arrivato. Ci hanno tenuto con le loro braccia forti e potenti sott'acqua per vedere forse quanto riuscivamo a resistere in apnea. Abbiamo resistito anche questa volta. Ora si daranno soldi a Roma, Milano e Torino. Da noi la pazienza per le ingiustizie è terminata - conclude il sindaco».