Benevento

Sul caso del distributore a Contrada San Vito, dopo la replica di Ambrosone, torna a intervenire l'ex sindaco Fausto Pepe, tutt'altro che soddisfatto delle risposte dell'assessore alle attività produttive: "La risposta alla mia interrogazione da parte dell’assessore Ambrosone, a mezzo stampa, è stata “inspiegabilmente immediata”, come mai gli era accaduto in passato, anche quando interpellato su argomenti assolutamente più importanti per la Città tipo “garanzia giovani”.

Ma della “pompa di benzina” in località San Vito, l’assessore ha voluto dimostrare a “tutti”, di essere preparato “davvero”, come se fosse un’opera pubblica del Comune e non una iniziativa di un privato.

Inutile far notare al “pie veloce” Assessore che, non solo non ha risposto alla interrogazione da me formulata, producendo semplicemente propaganda elettorale, ma non ne ha compreso nemmeno lo spirito.

Infatti sarebbe stato doveroso e opportuno avviare una verifica interna sugli atti posti in essere, attesa la procedura complessa, passare poi ad una fase ulteriore di controlli sui lavori, viste le “varianti” e i cambi di ditte nel tempo. Ma tutto questo probabilmente non interessa l’assessore Ambrosone".

I quesiti posti restano senza risposta secondo Pepe: "Nemmeno una parola spesa invece sui numerosi ed elencati pareri negativi che sono stati formulati nel merito della vicenda, sia dalla commissione edilizia, che dalla commissione tecnica per l’ambiente, oltre che dalla soprintendenza. Ha ritenuto “solo” di proporre una perniciosa difesa di ufficio di altri pareri emanati, quasi a voler dire a tutti i costi che è “tutto a posto”.

Insomma l’assessore Ambrosone, se pur non competente in materia, di fatti l’urbanistica è assolutamente preminente rispetto alle problematiche poste, ritiene di aver chiarito, ma non ha chiarito alcunché.

Visto quindi la sua conoscenza diretta sulla questione “pompa di benzina”, pongo all’assessore Ambrosone qualche altra domanda: poteva essere data l’autorizzazione alla apertura del distributore su un progetto, che se pur in “diminuzione” era differente da quello proposto e autorizzato? Servivano tutti i pareri di rito, sono stati acquisiti tutti? Se si, perché ci sono stati degli approfondimenti successivi all’autorizzazione con il Comando dei Vigili Urbani e non solo? Come si è fatto a superare i “pareri negativi”, sia di natura urbanistica che ambientale oltre che della soprintendenza, in così breve tempo? Quali le “convincenti” motivazioni? Si è provveduto a fermare i lavori il 07/10/2016 data di presentazione di una SCIA in variante? Perché sul tabellone esposto obbligatoriamente in cantiere è segnalata una data del rilascio del Titolo Unico n.9 del 19/07/2016 prot.n. 64531/16 e non quelle indicate dall’assessore Ambrosone nella sua nota? E’ sicuro l’assessore che nessun tecnico, che ha contribuito in passato a formulare parere negativo in una qualche commissione, è poi divenuto progettista dell’opera?

Insomma c’è ancora un po’ di confusione su questa vicenda, ma l’assessore, invece che lavorare per dirimere definitivamente le nebbie e tranquillizzare tutti, pensa che il modo migliore di affrontare la situazione è proporre una risposta offensiva al sottoscritto. Questo è il vero segno dei tempi!

In ultimo, mi dispiace molto di aver “abbacinato” il neo assessore, e in una materia che peraltro lo “applica” molto, la pompa di benzina in località san Vito".