Apollosa

Erano mesi che lo diceva:”Voglio tornare a vincere la mia gara, quei 400 misti che tante gioie mi hanno regalato in passato”. Detto, fatto, perché Stefania Pirozzi ama vincere le sfide.

Nel frattempo la concorrenza è aumentata. Non c'è più la Polieri che fatica terribilmente, ma sono arrivate due giovani competitive come Franceschi e Cusinato, entrambe classe 1999. Ma sui blocchi di partenza dei campionati assoluti di Riccione la differenza l'ha fatta l'esperienza. La Pirozzi si è gestita benissimo al mattino. Non ha forzato conservando energie preziose.

Nella finale è partita piano, controllando la prima vasca nel delfino per poi accelerare nella seconda dando una frustata alle avversarie. La progressione è continuata nel dorso, poi è arrivato il tanto atteso momento della rana. Uno stile che nel corso degli anni ha regalato più dolori che gioie alla campionessa campana. Ma questa volta la rimonta delle rivali è stata contenuta.

Nello stile libero non c'è partita con le altre, perché la Pirozzi ha qualcosa in più e l'ha confermato ancora una volta. Il 4'38''40 finale è lontano dal personale e dal minimo per i volare ai mondiali, ma era da tanto che non si vedeva la nuotatrice del Circolo Canottieri Napoli e delle Fiamme Oro nuotare i 400 misti con questa voglia e cattiveria.

Il sorriso in zona mista parla di una giovane atleta ritrovata, motivata e pronta a raccogliere e lanciare nuove sfide. Il verdetto finale è stato emesso: la regina dei misti è tornata, la concorrenza è avvertita perché ora si può solo migliorare.