E' stata conferita dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella la medaglia al valore civile a Mario Vece, l'agente della polizia di stato, originario di Acerno, rimasto gravemente ferito a Firenze dallo scoppio di un ordigno, posizionato davanti ad una libreria da attivisti di estrema destra.
Durante le operazioni di disinnesco la bomba esplose, ferendo l'agente 39enne. Vece fu ricoverato diversi giorni nel reparto di terapia intensiva al Cto di Careggi. Ha perso la mano sinistra e non vedrà più dall'occhio destro. Venne sottoposto ad un delicato intervento di chirurgia maxillofacciale.
Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato con la seguente motivazione: “con generoso slancio e pronta determinazione interveniva presso una libreria dove era stata segnalata la presenza di un ordigno esplosivo. Giunto sul posto, percepita l'estrema pericolosità della situazione faceva allontanare tutti glia stanti per procedere al disinnesco della bomba, che mentre si accingeva ad operare improvvisamente deflagrava, procurandogli gravissime e permanenti lesioni, nobile esempio di altissimo senso del dovere e straordinario coraggio, spinti fino ad esporre la propria vita a manifesto pericolo”. Tanti gli attestati di stima poi da parte di amici e conoscenti in seguito alla notizia dell'assegnazione della medaglia.
Redazione Salerno