Benevento

“Più volte nel corso dei mesi scorsi ho sentito il dovere e la necessità di intervenire sulla farsa della elezione dei Consiglieri Provinciali senza voto, di una Provincia che versa nella più totale impossibilità à di gestione anche delle poche residue competenze ad essa rimaste”.
Vittorio Fucci, già assessore regionale interviene in una nota in merito alla risposta data ad un sindaco del Fortore che lamentava la disastrosa situazione in cui versano le arterie provinciali.
“Le Provincie oggi, come anche quella di Benevento, sono rappresentate da un presidente, che è un sostanziale commissario, - scrive l'avvocato Fucci - privo della possibilità di gestire le poche competenze rimaste in capo alla Provincia, coadiuvato da un Consiglio Provinciale farsa perché composto da Consiglieri privi di voto deliberativo.
Ebbene, quanto da me rilevato non ha tardato ad essere riscontrato se è vero, come è vero, che al grido di grave allarme lanciato dal Sindaco di San Marco dei Cavoti, Rossi, in ordine al totale dissesto delle strade provinciali, ed in particolare del diseredato Fortore, che rende ormai impossibile percorrerle, al punto che è prossimo a realizzarsi il rischio dell’isolamento di molti centri, la Provincia ha risposto, sostanzialmente di chiudere le strade.

Davvero esilarante, si rivelano poi, a riscontro della sostanziale inesistenza della Provincia, i dati pubblicati da tutta la stampa, secondo i quali la Provincia, a causa dei tagli subiti, non è in grado di fare più alcunché, al punto tale che sullo sfondo resta possibile il dissesto indotto”.
A questo punto il senso di responsabilità e di dignità dovrebbe indurre il presidente commissario – suggerisce l'ex consigliere regionale - a restituire la fascia al Governo dichiarando il sostanziale fallimento della Provincia. In caso contrario saremo costretti a ritenere che, per mancanza di spazi politici, si vuole conservare una poltrona fantasma, per pavoneggiarsi e per far credere alla gente che il Presidente commissario e i Consiglieri senza voto esistano, magari nell’attesa di poter occupare, se mai ci sarà, una  posizione in altri organismi effettivamente esistenti e gestori di potere vero.
Concordo con il sindaco di San Marco dei Cavoti quando ha detto a proposito della risposta della Provincia: 'ogni commento mi sembra superfluo'”.

In conclusione Fucci dichiara: “Sento, però, la necessità di consigliare, con tutto il cuore e con tutto l’intelletto, ai sindaci del Fortore di mettere in atto, con l’ausilio dei cittadini, forme di proteste eclatanti, magari anche chiudendo le strade, così da portare la gravità del caso alla ribalta nazionale.

Questo resta l’unico mezzo, come tentativo di riscatto, di una Provincia diseredata ed abbandonata per colpa della incapacità di personaggi gonfi di parole vuote, che nel corso di diversi decenni l’hanno cinicamente utilizzata come riserva di voti, carpendo la buona fede e la generosità dei sanniti. Purtroppo poche rondini non hanno fatto primavera…”.