Nola

Piazzolla di Nola silenzio e dolore tra strade e piazze. La tragedia di venerdì notte con Arcangelo Sepe morto a 18 anni e un suo amico che versa in condizioni disperate, hanno scosso troppo profondamente tutti. Lo schianto contro il muro di una casa in via Stella a Nola. Sul punto preciso in cui la Nissan si è ribaltata, infatti, in molti hanno apposto un lumino proprio in memoria del ragazzo che era diventato maggiorenne a fine febbraio.

Ma a Piazzolla di Nola e dintorni è tutto quasi dedicato ad Arcangelo: gli striscioni apparsi sono due, uno che ricorda “che non doveva andare così, che siamo un po’ più soli”, l’altro che parla “di un tragico attimo e di un infinito dolore”. E ancora, su un muro la scritta “Arcangelo Vive” ed in aggiunta un cuore attraverso le applicazioni da telefonino per le foto.

Frasi, luci nella notte e striscioni di chi non riesce a superare un dolore troppo grande, una tragedia inelaborabile.

Ieri mattina si sono svolti i funerali.

“Un tragico attimo, un infinito dolore”. Queste le parole scritte su uno striscione affisso nei pressi della chiesa dove è stato dato l’ultimo saluto a questo ragazzo. Poche parole, troppe lacrime.

Nell’incidente è rimasto gravemente ferito anche uno degli altri tre ragazzi che si trovavano a bordo della vettura, Carmine N., anche lui 18 anni, ora al Monaldi in prognosi riservata. Biagio, amico intimo di Arcangelo, invece è stato arrestato per omicidio stradale. Quella notte gudava proprio Biagio e secondo quanto riscontrato dai carabinieri era sotto l’effetto di alcol e droga. Nella chiesa un silenzio assordante poi quelle parole pronunciate dalla sua fidanzata che ha abbracciato mamma Rita ed ha urlato «abbiamo entrambe perso l’amore della nostra vita».