Il sindaco Clemente Mastella ha rilasciato stamani la seguente dichiarazione dopo le considerazioni fatte ieri da Fausto Pepe e Del Vecchio.
“L’ex sindaco e il suo vice, oltre a rivendicare il merito per il riconoscimento Unesco, dovrebbero anche avere il coraggio di ammettere che tale risultato, a causa della loro manifesta incapacità amministrativa, si è tradotto finora nell’ennesima occasione perduta per la città di Benevento. A cosa serve un simile riconoscimento se poi non si è fatto niente per sfruttarne le straordinarie potenzialità? Pepe e Del Vecchio dovrebbero spiegare alla città perché si sono dedicati alle lotte interne al Pd e al perseguimento di obiettivi politici personali anziché pensare all’amministrazione della città e al bene comune?
Il risultato della loro disamministrazione è sotto gli occhi di tutti: dal buco di 110 milioni lasciato nelle casse del Comune alla chiusura di tutti i teatri cittadini, dal fallimento dell’Amts alla scandalosa situazione del Mailes e dei fondi europei utilizzati per costruire inutili fontane e strutture rimaste abbandonate o mai ultimate. E l’elenco potrebbe continuare all’infinito. Insomma, un fallimento totale che i cittadini hanno ben compreso e per questo Pepe e Del Vecchio sono stati sonoramente bocciati dagli elettori. Se ne facciano una ragione, anche perché la città pagherà a lungo le conseguenze del dissesto finanziario che la loro amministrazione ha irresponsabilmente prodotto.
Nel frattempo – scrive ancora Mastella -, nonostante le tante criticità ereditate, le emergenze che siamo costretti quotidianamente ad affrontare a causa del lassismo amministrativo di chi ci ha preceduto e le difficoltà derivanti dalle casse ormai esangui a seguito del dissesto, continueremo a lavorare per riportare Benevento all’antico splendore, partendo proprio dalla valorizzazione dei beni artistici e monumentali e dal rilancio turistico della città. Abbiamo iniziato richiamando migliaia di persone in città attraverso un’edizione di “Benevento Città Spettacolo” che ha finalmente segnato un’inversione di tendenza rispetto al precedente disinteresse e attraverso le manifestazioni natalizie che hanno consentito di mettere alle spalle i malinconici vuoti degli anni precedenti. Abbiamo proseguito con l’illuminazione artistica di due monumenti simboli della città, come l’Arco di Traiano e il complesso monumentale di Santa Sofia che, dopo il riconoscimento UNESCO, era stato colpevolmente abbandonato a se stesso. Abbiamo, infine, avviato un percorso di collaborazione con la Reggia di Caserta e con il suo direttore Mauro Felicori e abbiamo riallacciato rapporti di collaborazione con la rete delle città UNESCO.
E proseguiremo su questa strada - annuncia l'ex ministro - proprio perché crediamo nelle potenzialità turistiche di Benevento, cercando di sfruttare ogni opportunità per restaurare gli affreschi della cripta della Chiesa di San Marco dei Sabariani, per effettuare i lavori di manutenzione straordinaria dell’Hortus Conclusus, per valorizzare e proteggere il Bue Apis e tanti altri tesori presenti in città.
Una scelta, quella di puntare sulla valorizzazione dei beni artistici e monumentali e sul rilancio turistico della città con un approccio sistemico, che è a mio avviso vincente e che, come ho detto nei giorni scorsi, è avvalorata proprio dal trend di crescita dei visitatori stranieri e italiani, a fronte della sostanziale inerzia amministrativa. Tutto il resto conta poco ed è solo uno sterile esercizio dialettico per tentare di distogliere l’attenzione dal proprio fallimento”.