Santa Maria Capua Vetere

Quattro persone ai domiciliari con la pesante accusa di turbativa d'asta aggravata dal metodo mafioso. L'operazione è scattata all'alba quando i carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere hanno notificato quattro ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari emesse dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della Procura presso la Direzione distrettuale antimafia.

Il provvedimento è stato notificato anche ad dirigente degli Uffici Tecnici dei Comuni di Portico e Casapulla, peraltro già arresta nell’ambito di una prima operazione che aveva visto coinvolte 69 persone. Ai domiciliari anche un noto imprenditore di Casapesenna, al pari di un 54enne di Pastorano e un 37enne di Cancello e Arnone. Per tutti l'accusa è di turbata libertà degli incanti in concorso.

AGGIORNAMENTO

Nel mirino degli investigatori il presunto “condizionamento – spiegano dalla Procura – della gara per i lavori di realizzazione di strutture complementari allo sviluppo ed al potenziamento dell'area Pip indetta dal Comuna di Casapulla”. Opere per un importo di quasi 2 milioni di euro e che sarebbero state aggiudicate “attraverso la manomissione delle buste di offerta, artatamente viziato al fine di pilotare l'aggiudicazione a favore dell'impresa” di uno degli indagati.

Sempre secondo l'accusa, “l'alterazione delle buste di offerta è stata possibile dalla complicità del presidente della Commissione di gara”, ovvero l'allora responsabile tecnico del Comune”.