Con la disoccupazione imperante, specie tra i giovani, è preoccupante che uno strumento che potrebbe almeno in minima parte alleviare le difficoltà in questo campo non sia ancora partito.
E' quello che pensano i consiglieri d'opposizione Raffaele Del Vecchio e Italo Di Dio a proposito di Garanzia Giovani: "Non riusciamo davvero a comprendere come mai, ad oltre cinque mesi dalla sua approvazione, il progetto Garanzia Giovani interamente finanziato al Comune di Benevento dalla Regione Campania con decreto dirigenziale n. 59 del 14/10/2016, pubblicato sul Burc n. 69 del 17/10/2016 sia fermo al palo e non sia stata ancora innestata alcuna unità lavorativa. Un progetto che prevede, lo ricordiamo, l’impiego per ragazzi residenti nella città capoluogo di età inferiore a 30 anni, ossia un’opportunità di lavoro o qualificazione professionale attraverso tirocini formativi da tenersi proprio presso le strutture richiedenti, pubbliche o private che siano."
Tutto fermo secondo quel che raccontano Del Vecchio e Di Dio: "Ebbene la Regione Campania ad ottobre individuava già i primi 47 giovani da inserire negli uffici del Comune di Benevento. Da quel 17 ottobre, il Comune avrebbe dovuto avviare le procedure per l’assunzione attraverso il contratto di tirocinio per un periodo di sei mesi. In pratica, avrebbe dovuto semplicemente richiedere un numero di posizione Inail che generalmente viene rilasciato in tempo reale, far sottoscrivere ai giovani un piano formativo standard che la stessa Regione ha predisposto, ed, infine, inviare l’Unilav (il modello telematico con cui viene comunicata al Centro per l’Impiego, con cui è in essere una convenzione, la costituzione del rapporto di lavoro). Insomma, un’operazione per nulla complicata e che, volendo esagerare, può richiedere al massimo un paio di settimane tempo visto che andava ripetuta per 47 volte. Ma che, al Comune di Benevento, in sei mesi, non sono stati in grado di completare".
Per questo i due consiglieri chiedono conto all'amministrazione: "A questo punto è lecito chiedersi: cosa è accaduto? Come mai, con la disoccupazione a livelli altissimi, ancora non viene avviato questo progetto? Quali gli impedimenti che non consentono l’avvio delle attività per l’inserimento di questi giovani che possono addirittura rischiare la revoca del finanziamento per inerzia dell’amministrazione? Considerata la loro non particolare complessità, non è che dietro il mancato avvio delle procedure c’è una motivazione politica? Coma mai il sindaco Mastella non fa nulla in difesa di questi giovani tirocinanti, come viceversa ha fatto con il suo Staff, per le cui componenti ha scomodato finanche le alte sfere del Ministero? E infine: perché un giovane selezionato dalla Regione attraverso criteri oggettivi deve essere discriminato a differenza di quelli che invece vengono nominati?"