Sant'Agata de Goti

Novità importanti per la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Sant’Agata de’ Goti.

Innovazioni volute dal nuovo direttivo, eletto solo poche settimane, pensate però nel pieno rispetto di uno Statuto e di una tradizione ultracentenari.

Nel suo discorso di presentazione il neo presidente Antonio Pascarella aveva parlato di trasparenza e di nuovi rapporti da costruire con il territorio e gli attori sociali.

Ed è proprio questo quello che sta succedendo in queste settimane. Chi ha avuto modo di partecipare ai funerali dei soci del sodalizio di Piazza Umberto I, infatti avrà notato delle novità inerenti il cerimoniale.

Una premessa è d’obbligo: la Società Operaia di Sant’Agata nasce come ente mutualistico e nel momento della dipartita di un socio il sodalizio presenzia alle esequie, espone la bandiera a mezz’asta in segno di lutto ed accompagna il feretro.

Ma come ha spiegato ad Ottopagine il neo presidente Pascarella, si è voluto fare qualcosa in più regolamentando la presenza in chiesa del sodalizio. E lo si è fatto interfacciandosi con i parroci del centro cittadino.

“Abbiamo voluto democratizzare il saluto ai nostri soci – ha spiegato Pascarella - sia nel momento dell'uscita della bandiera che in quello della presenza in chiesa. Abbiamo così definito in accordo con i parroci un luogo all’interno delle chiese, di fianco all’altare, per il posizionamento della nostra bandiera. Inoltre i soci che prenderanno parte alle esequie si accomoderanno in un’area destinata alla Società”.

“Il funerale è un rito religioso – ha spiegato Pascarella - e la Società Operaia ha deciso di onorare il defunto in maniera religiosa e cattolica”.

E' questa solo una delle novità introdotte in queste prime settimane di vita del nuovo direttivo.

Un'altra riguarda l'organizzazione del gruppo di portatori. La Società Operaia infatti si fa carico nel corso dell'anno di accompagnare le processioni portando in spalla la statua del Santo. Il gruppo di portatori della Società Operaia da quest'anno sarà identificabile grazie a delle pettorine.

Vincenzo De Rosa