E' stata ufficialmente revocata dall'incarico l'assessore Amina Ingaldi, con delega alle politiche per la famiglia e per l’infanzia, alle scuole, agli asili nido, alla mobilità, ai trasporti ed ai parcheggi.
Ai microfoni di Ottochannel canale 696, questa mattina, l'ex assessore ha dichiarato di aver appreso dell'intenzione del primo cittadino attraverso i giornali.
Nel primo pomeriggio la revoca è arrivata. Un messo comunale ha infatti notificato il provvedimento firmato da Clemente Mastella di revoca dalla carica di assessore.
Nel documento il sindaco dispone dunque la revoca immediata e “fino a nuova disposizione” le deleghe che erano state assegnate alla Ingaldi sono “sono avocate” a Mastella.
Tra le motivazioni del provvedimento la lettera che l'ex assessore aveva protocollato all'Ente ed indirizzato al primo cittadino. Una missiva con la quale, ricorda il primo cittadino nell'atto di revoca “l'assessore ha espresso ingiustificate riserve e censure sul contenuto delle deleghe ad essa affidate...”. Ed ancora, durante i nove mesi di governo cittadino “emerge altresì l'assenza di sintonia tra il predetto assessore e i dirigenti di riferimento in quanto la stessa ammette (nella lettera inviata al sindaco ndr) che dirigenti e funzionari 'non rispondono alla scrivente benchè più volte sollecitati nei loro compiti'...”
Intanto, la Ingaldi non ci sta e attacca l'ex guardasigilli. "Non mi ha mai voluto incontrare", sbotta la ingaldi intervistata apoche ore prima della notifica del provvedimento.
E sulla sua pagina Facebook Ingaldi si rivolge ai suoi elettori, ai cittadini: “Con tutta me stessa mi sono impegnata mettendo al servizio del confronto le vostre problematiche e la possibilità di intervenire. Ma la libertà di azione è minima... poichè, per la legge , il sindaco è libero di revocare in Giunta chiunque... Ma quando si procede ad eliminare la persona che più rappresenta il cittadino ed evidenzia fortemente la necessità di confronto per poter meglio lavorare... purtroppo non è possibile fare la vera politica al servizio del bene comune”.
In un altro post, invece, mostrando la lettera di revoca, l'ex assessore scrive: “...ecco qui. Chiedo scusa a tutti i miei amici i quali, non volendo votare Mastella, hanno accettato la mia parola di garante! Scusatemi veramente mai avrei pensato un livello mediocrità cosí marcato una maleducazione strutturale di questo livello una tracotanza e strafottenza nei confronti dei beneventani racchiusa in una sola persona. Il documento di "revoca" qui riportato è la prova di quanto ho appena affermato. Una cosa è certa...noi non molliamo e saremo sempre più uniti per il bene della città. La storia di ognuno di noi è scritta nella pietra...”
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