di elleti

Se sabato vi era venuto in mente di fare una gita a Roma – complice la primavera -, è meglio se cambiate idea. La capitale sarà blindata, bloccata, quasi inaccessibile. Almeno in una vasta area del centro.

Tra rinnovato incubo terrorismo, black bloc, antagonisti, anarchici e le manifestazioni per i 60 anni dalla firma del Trattato di Roma, in pratica la nascita dell'Europa unita, la città sarà sotto assedio.

Era tutto pronto, ma l'attentato di Londra ha fatto crescere ancora di più la tensione.

Il 25 marzo, con la presenza contemporanea di tutti i leader europei, l'ipotesi di una azione, anche solitaria di personaggi vicini all'Isis, è ritenuta probabile. L'allarme è altissimo.

Già nei giorni scorsi l'intelligence aveva messo tutti in guardia: l'Italia, così come altri Paesi europei, è a rischio attentati. Paradossalmente le sconfitte in Siria e in Iraq di Daesh potrebbero spostare, anche con azioni sporadiche, il terrore nel nostro continente.

Ma cosa accadrà a Roma?

Nella zona del Campidoglio sono previste le manifestazioni ufficiali. E' atteso l'arrivo di una sessantina tra capi di Stato, capi di governo, ministri, vertici delle istituzioni europee.

In tutta l'area sarà imposto il divieto di transito per auto e pedoni.

Basterebbe già questo.

Poi aggiungete un buon numero di manifestazioni e cortei.

Alle undici da piazza Vittorio parte il corteo “La Nostra Europa”. Promotori associazioni, movimenti e sindacati. Chiedono tutti un cambio radicale della politica europea. A partire dalla gestione dei flussi migratori e dell'austerity.

Il corteo si incrocerà all'Arco di Costantino con quello del Movimento federalista europeo, partito sempre alle undici da Bocca della Verità.

Alle 14,30 entra in scena Eurostop, con lo slogan «No Euro, no Nato, no Ue». Partirà da Piramide. Direzione Bocca della Verità.

Azione Nazionale, il movimento di destra di Storace e Alemanno, sfila invece da piazza Esquilino ai Fori Imperiali.

Alle 16 manifestazione statica dei comunisti a piazzale Tiburtino. Stessa cosa – ma all'Auditorium Angelicum – per i Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni.

Sono state installate telecamere ovunque. Cecchini appostati. Posti di controllo in ogni angolo.

Si temono – e sarebbe strano il contrario – incidenti nel corso di qualche corteo. Antagonisti, gli immancabili black bloc, infiltrati vari con la voglia di scontro aperto con le forze dell'ordine.

Neppure il giorno dei funerali di Giovanni Paolo II la città era stata così presidiata. Quasi un assedio.

Ci manca solo lo sciopero dei taxi.

Oltre al pericolo terrorismo (che nonostante i controlli è sempre in agguato), la manifestazione ritenuta più a rischio è quella di Eurostop. Sono attesi circa cinquanta pullman di manifestanti. I bus – provenienti da tutta Italia – saranno rigidamente controllati ai varchi autostradali. Sono previste – solo per questo corteo – ottomila persone (sessantamila invece in tutte le manifestazioni). In questo corteo è alto il rischio di infiltrazioni “aggressive”.

Anche per questo è stato disposto il presidio e il controllo di tutti i varchi d'ingresso a Roma. Aeroporti, stazioni, strade e autostrade.

Il corteo attraverserà il popolare quartiere del Testaccio. I negozianti hanno già fatto sapere che abbasseranno le saracinesche.

Antagonisti e anarchici sono in arrivo soprattutto da Germania, Spagna e Grecia.

Saranno due le zone di massima sicurezza. La zona blu (dove graviteranno i leader politici) e la zona verde, un'area cuscinetto con 18 varchi d'ingresso per i controlli.

Ma il centro di Roma è chiuso già da oggi.

Sono cinquemila, tra carabinieri, polizia e guardia di finanza gli uomini schierati nell'imponente operazione di sicurezza.

Istituita naturalmente anche la no fly zone.

Insomma, almeno per questo fine settimana, se potete, evitate Roma.

Se poi siete amanti delle emozioni forti...