Benevento

Torna sulla questione delle nomine dello staff di Mastella, ormai revocato, il Pd, che già tempo fa era intervenuto sulla vicenda giudicando le nomine incompatibili con la dichiarazione di dissesto. 

Ad intervenire è De Pierro, capogruppo consiliare: "Sicuramente quando si verifica un provvedimento di sospensione di tre lavoratrici c’è poco da stare allegri, ma non possiamo che prendere atto che il Sindaco, al netto di qualche reazione scomposta e fuori luogo, abbia finalmente accolto il nostro invito ad attenersi alla normativa vigente. Siamo sinceramente dispiaciuti per quest’epilogo che porterà all’interruzione del rapporto di lavoro ma i nostri ripetuti richiami erano improntati unicamente al rispetto della legge e ad evitare che venisse prodotto un danno erariale, in forza delle stesse motivazioni che hanno indotto il primo cittadino a tornare sui suoi passi e ad uniformarsi al parere del Ministero in merito alla decadenza dell’Ufficio di Staff, parere che non è per nulla dissimile da quelli della Corte dei Conti che abbiamo più volte richiamato nei nostri interventi, nella convinzione che ci sia poco spazio per l’interpretazione dell’articolo 90 del TUEL. Gli amministratori sono tenuti sempre ad assumersi la responsabilità degli atti che producono e se quelli che li hanno preceduti hanno commesso errori, questo non vuol dire che debbano ripeterli anche loro, a maggior ragione se si sono presentati a tutti come il nuovo che avanza. Riteniamo giusto pertanto sottolineare che certe forzature non pagano e siamo certi che col tempo, il buonsenso porterà il Sindaco a capire che la strada intrapresa era senza uscita dal momento in cui aveva scelto di certificare il dissesto. Probabilmente se fosse stato meno precipitoso prima della dichiarazione di default e avesse fatto qualche valutazione più approfondita, oggi le tre lavoratrici sarebbero rimaste al loro posto. La città purtroppo deve rendersi conto che questi sono solo i primi effetti del dissesto e che presto ce ne saranno altri molto più devastanti sul piano economico, sociale, culturale e nell’erogazione dei servizi essenziali".