Avellino

 

di Marco Festa

Mano nella mano. Fino al singolare “gol” in un bidone tramutato, come in un gioco da bambini, in una porta. Urla di gioia con l'auspicio di replicare la festa collettiva quando conterà davvero: ovvero domenica prossima, allo stadio “Liberati”, contro la Ternana; dopo un centro dove servirà davvero: ossia, nella porta. Ma quella vera. Quella delle fere. L'Avellino ha proseguito nel pomeriggio, al “Partenio-Lombardi”, in un clima disteso; di allegria generale, la preparazione in vista della cruciale trasferta in Umbria incassando notizie tutto sommato confortanti circa la condizione dei propri infortunati. Innanzitutto, Fabrizio Paghera è tornato in gruppo: il centrocampista bresciano è ormai prossimo a smaltire del tutto la contrattura all'adduttore destro, che ha invece costretto Federico Moretti a proseguire nel suo percorso tra terpaie e lavoro differenziato – in compagnia di Patrick Asmah - seppur con una capatina finale sull'erba sintetica del “Partenio-Lombardi” dove intanto Novellino stava provando l'undici titolare. Si va verso il 4-4-1-1 con Castaldo a supporto dell'unica punta: oggi Eusepi; nel match di campionato, Ardemagni. Il bomber della "dab", alle prese con un fastidio a una caviglia, ha sudato, scherzato e corso con il riatletizzatore Nicola Agosti dando cenni confortanti circa le sue condizioni fisiche, dopo aver abbandonato anzitempo la sessione di fatiche di ieri. Il mister di Montemarano deve risolvere due ballottaggi, relativi alle corsie esterne di centrocampo: a destra, Lasik, al rientro dopo un turno di squalifica, potrebbe spuntarla su Verde mentre a sinistra Belloni è favorito su Bidaoui. Si vedrà. Il “girotondo biancoverde” si muove, compatto, verso una partita fondamentale in chiave salvezza.