"Si allertino i servizi sociali: c’è un povero in più! Ne eravamo sicuri, il sindaco Pepe ha cercato ancora una volta di menare il can per l’aia, come si dice. Avevamo anticipato che lo avrebbe fatto. Ma questa volta il giochetto non gli riuscirà!" Inizia così la nota del gruppo politico Insieme protagonisti, indirizzata al sindaco di San Giorgio del Sannio Mario Pepe.
"I sangiorgesi hanno diritto di sapere quanto il sindaco percepisce mensilmente dai due vitalizi di cui è titolare, quello regionale e quello nazionale.
Se i suoi conti sono in rosso, se rasenta la soglia della povertà è perché probabilmente non sa amministrare neanche a casa sua. Ma questo non interessa e non deve interessare a nessuno. Ognuno può sperperare quello che ha come vuole.
Egli deve dire, invece, quanto costa ai cittadini per un servizio che da anni non svolge più. Per le sue dichiarate difficoltà, vuol dire che ci faremo promotori di una colletta per aiutarlo, dal momento che, come egli dice, noi ce lo possiamo permettere.
A parte gli scherzi, è giunta l’ora che egli dia una risposta precisa a queste due domande. Se non ha problemi, perché non lo fa? E non faccia riferimento ai contributi che avrebbe versato nei nove anni in Regione Campania e nei dodici al Parlamento nazionale, perché significa che considera i sangiorgesi dei fessi. Infatti, la schifezza di sempre sui vitalizi è proprio fondata sulla sperequazione profonda che c’è tra ciò che i parlamentari versano e ciò che percepiscono. Insomma privilegio nel privilegio, visto che il rapporto è svariate volte superiore a quello di ogni altro lavoratore.
Non tenti di fare il furbo. Perché questa sì che si chiama trasparenza. La cattiveria di cui si lamenta, invece, è quella che egli ha usato per anni nei confronti della nostra amministrazione e delle persone che ne facevano parte. O pensa che i sangiorgesi abbiano dimenticato i manifesti con cui per anni ha riempito i muri della nostra cittadina, il cui tenore era più che cattivo: piuttosto velenoso, rancoroso e menzognero?
Quindi abbandoni il ruolo della vittima: in quanto a cattiveria può dare lezioni a chiunque e soprattutto non la confonda con la richiesta di trasparenza appunto che noi gli rivolgiamo. Ha condotto una campagna elettorale strumentalizzando l’istituto dell’indennità; ecco, per completezza, ci dica a quanto ammontava la sua indennità mensile fino al 2013. Scommettiamo? Almeno dieci volte in più di quella del sindaco. Insomma Mario Pepe, senza girarci intorno, dica ai sangiorgesi la misura esatta dei suoi privilegi. Tutto qui." Fin qui la nota di Insieme protagonisti.
Redazione Bn