Acerra

In occasione della XXII edizione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, in programma per il 21 marzo 2017, il Comune di Acerra ha deciso di patrocinare iniziative che si svolgeranno in tutta la settimana e che culmineranno nella “Marcia della Legalità” del 24 marzo 2017, organizzata dalla Rete Scolastica della Legalità. 

Con Delibera di Giunta n. 41 del 15 marzo 2017 l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Raffaele Lettieri ha deciso di intitolare a don Peppe Diana, ucciso dalla camorra il 19 marzo del 1994, l’edificio scolastico del Secondo Circolo Didattico, con l’obiettivo di “rendere imperituro il ricordo di Don Peppe Diana, prete vittima della camorra, diventato il simbolo del riscatto del nostro territorio, nel cui nome migliaia di giovani hanno scelto la strada della legalità e dell’impegno civile”. 

Mentre venerdì 24 marzo, con raduno in Piazza Calipari ad Acerra a partire dalle ore 9,00, le alunne e gli alunni delle scuole della “Rete della Legalità” sfileranno per le strade cittadine nell’obiettivo di far memoria e sottolineare l’importanza dell’impegno sociale. A dare l’avvio alla marcia, patrocinata con Delibera di Giunta comunale n. 37 del 15 marzo 2017 sarà il Dott. Luigi Picardi, Presidente del Tribunale di Nola. Il corteo poi, insieme alle autorità civili e militari, arriverà in Piazza Falcone e Borsellino, dove si terranno gli interventi degli alunni e i saluti istituzionali.

Il Sindaco di Acerra Raffaele Lettieri ha dichiarato: «Da anni collaboriamo con la Rete scolastica per la Legalità per difendere la nostra comunità, perché la formazione è una misura fondamentale per garantire la legalità, con l’impegno di tanti giovani stiamo tracciando la strada giusta. In questo territorio devono anche convivere legalità e giustizia sociale e per questo, ogni anno, chiediamo agli uomini e alle donne delle istituzioni che ogni giorno lottano per affermare concretamente principi di legalità, di sfilare insieme e di lasciare un messaggio positivo ai nostri ragazzi. Su questi temi nessuno può pensare di chiamarsi fuori».