di Gianni Vigooso
I saluti del sindaco, Angelo Lanza, e del dirigente scolastico reggente, Pietro Petrosino, hanno aperto la giornata della legalità organizzata dall'Istituto Comprensivo di Flumeri nella sala ex Eca.
Protagonisti gli alunni delle classi 4^ e 5^ della Primaria e delle medie, ma ancora più il vero protagonista, sottoposto al fuoco di fila delle domande degli alunni, è stato il comandante della stazione dei Carabinieri, Francesco Strazza. Il convegno, moderato ottimamente dalla giornalista Barbara Ciarcia, si è poi concluso con l'esperienza raccontata dal presidente locale della Protezione civile, Francesco Giacobbe.
"Legalità è rispetto delle regole sin dai banchi di scuola - dice il maresciallo Strazza incalzato dalle domande pertinenti dei piccoli studenti della Primaria. Legalità è denunciare chi danneggia le giostrine, le panchine, i banchi delle classi. Legalità è isolare chi fa il prepotente coi compagni più deboli e timidi". Una manifestazione che è stata una bella lezione di vita per tutti: docenti, alunni e dirigente scolastico.
Il convegno ha affrontato tematiche di stretta attualità come il cyberbullismo e l'uso indiscriminato dei social da parte dei minorenni, sempre meno controllati dai genitori, e il consumo, purtroppo di nuovo crescente, di droghe alcol e fumo tra gli adolescenti.
Tematiche delicate trattate con estrema competenza dal maresciallo Francesco Strazza che ha saputo stimolare e coinvolgere gli alunni dell'Istituto Comprensivo. Numerose le domande che hanno sollecitato appunto la curiosità e l'interesse dei ragazzi su argomenti che in fondo li riguardano da vicino. Molti di loro infatti usano già le piattaforme dei social media nonostante la minore età e le applicazioni degli smartphone. Da qui allora le raccomandazioni del dirigente e del maresciallo a usare certo i social ma a farlo con cautela.
Della serie la prevenzione e l'informazione su un uso corretto e intelligente dei social viene prima di tutto, proprio per scongiurare spiacevoli esperienze e disavventure ai ragazzi che usano a volte con troppa superficialità le piattaforme sociali senza badare ai rischi a cui vanno incontrati e sono esposti. Una lezione pratica e di senso civico che non ha prezzo.
Gianni Vigoroso