"Pensa che puoi decidere tu". Con questo titolo si è svolta ieri la manifestazione di preparazione alla Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che si svolgerà il 21 marzo al Parco Conocal, nel quartiere Ponticelli. Al centro polifunzionale Giancarlo Siani, l'amministrazione guidata dal sindaco Giorgio Zinno, d'accordo con l'assessorato alle politiche Giovanili affidato ad Anna Buglione, a Libera, e al Laboratorio Regionale Città dei Bambini e delle Bambine ha organizzato un incontro dibattito con oltre cento studenti, provenienti dalle scuole secondarie di primo grado Stanziale e Massaia, alla presenza di familiari di vittime innocenti della criminalità.
Tra questi: Francesco Clemente, figlio di Silvia Ruotolo, uccisa per errore sotto gli occhi della figlia Alessandra di 10 anni, mentre tornava a casa dopo essere andata a prendere a scuola proprio il figlio Francesco, di 5 ed Emanuela Sannino, figlia di Palma Scamardella, uccisa a Pianura, anche lei davanti alla sua casa, al posto del vero bersaglio dei sicari, lo zio. Presente anche Marco Sannino, fratello di Davide, ucciso a 19 anni durante il tentativo di rapina del motorino del suo amico, nel giorno del suo diploma.
Gli studenti hanno anche assistito alla proiezione del cortometraggio "Ali Tarpate", patrocinato, tra gli altri, dal Comitato italiano per 'Unicef e il cui soggetto è stato scritto dai detenuti del dipartimento penitenziario di Poggioreale. Al termine, il regista Fioravante Rea ha regalato ai ragazzi uno spezzone teatrale di un 'opera dedicata alla violenza tra fratelli, con l'obiettivo di superare ogni forma di prepotenza.
«San Giorgio a Cremano, con le molteplici iniziative dedicate agli studenti, che nel corso dell'anno mettiamo in campo contro ogni forma di criminalità e soprusi - afferma il sindaco Giorgio Zinno - è diventata un incubatore della cultura della legalità. Vogliamo che i nostri ragazzi arrivino preparati alla Giornata del 21 marzo, promossa da Libera a livello nazionale. Per questo motivo riteniamo opportuno far conoscere loro alcune delle terribili tragedie avvenute poco lontano da noi, attraverso la stessa voce dei protagonisti per aprire i loro occhi e le loro coscienze sul male che l'illegalità produce».
D'accordo anche Anna Buglione, assessore del Comune a sua volta figlia di una vittima innocente di criminalità: «Abbiamo sentito come un dovere stimolare i nostri ragazzi e coinvolgerli prima dell'evento dedicato alle vittime di mafie. E' necessario che imparino la storia, che conoscano le brutture della camorra ma che sappiano che ogni mafia può essere combattuta con l'impegno civile».