“In questi giorni abbiamo preso possesso della sede della lista “Telese. Bene Comune”, in via Massarelli (angolo via Colombo) e abbiamo avviato i primi confronti programmatici con le parti sociali che vivono la realtà telesina. Da queste attività vengono fuori importanti riscontri, che speriamo possano essere patrimonio di tutte le compagini che si affronteranno il 31 maggio. Abbiamo inaugurato un metodo di confronto che è già fattore di crescita per la comunità”.
Così una nota di Telese. Bene Comune che prosegue “Attraverso il nostro operare quotidiano proviamo a sovvertire alcuni schemi superati e inservibili. Leggiamo con stupore di appelli ai moderati telesini, affinché uniscano le loro forze contro inesistenti estremisti. Vorremmo chiedere a questi avversari cosa intendano per “moderatismo”. Si riferiscono, forse, alla cementificazione irrazionale di ogni angolo di territorio? Alla speculazione che ha aggredito finanche i suoli agricoli della Piana, e che oggi si manifesta con centinaia di appartamenti sfitti e invenduti? Si riferiscono alla incapacità di dare alla comunità delle strutture pubbliche per non perdere i tanti servizi oggi a rischio, salvo poi organizzare controproducenti sommosse su questi temi? Costoro, impegnati nelle faticose alchimie sui nomi, non sono in grado di avanzare nemmeno una proposta programmatica. E sarebbero i moderati? Sono solo alcuni esempi: servono a dimostrare quanto fuori dalla realtà siano coloro che hanno amministrato male in passato e che oggi, pensando basti fare l’ennesima sommatoria di sedicenti moderati, sperano di poter tornare a fare ciò che hanno già messo in opera.
Noi contiamo sulla qualità delle proposte e della lista, e crediamo che l’elettorato telesino saprà formulare un giudizio maturo e consapevole: saprà scegliere tra le accozzaglie elettoralistiche e le compagini coese, capaci cioè di unire le diversità politiche per avanzare una proposta amministrativa che dia a Telese serenità, efficacia e speranza nel futuro.
Per raggiungere questo obiettivo servono coraggio, competenza e capacità di visione strategica, caratteristiche che non appartengono né all’amministrazione uscente né al litigioso coacervo che sembra ora raccogliersi attorno al consigliere Vincenzo Fuschini. Abbiamo anche un’esperienza da mettere al servizio della comunità, quella dell’ex vicesindaco Aceto, non più frenata da visioni divergenti sulla gestione di tematiche centrali nell'amministrazione di un comune, ma piuttosto incoraggiata e supportata da un gruppo di donne e uomini, giovani e meno giovani che sapranno tradurre in realtà la loro visione della cosa pubblica”.