Il Trofeo città di Milano ha regalato a Stefania Pirozzi un terzo, un secondo e un primo posto, ma soprattutto buone indicazioni cronometriche che lasciano ben sperare. I Campionati Assoluti di Riccione sono dietro l'angolo e c'è un pass per i mondiali di Budapest da conquistare, quindi si comincia a fare sul serio.
Dopo il lungo collegiale in Sudafrica queste gare servono per migliorare la condizione e la Pirozzi è tornata a Livorno con ottime indicazioni. “Sono soddisfatta” ci ha rivelato. “In acqua non stavo benissimo, ma i crono sono accettabili in questo momento della stagione”. Stefania ha cominciato il suo week end nuotando i 200 stile libero, gara importante per chi ambisce a prendere parte anche alla staffetta. Del resto è una gara in cui spesso si è esaltata e nel 2014, a Berlino, fu addirittura decisiva per la vittoria della medaglia d'oro.
A Milano è arrivato un terzo posto alle spalle di Mizzau e Gheorghiu con 2:01.23, in una gara orfana di Federica Pellegrini. Ma la specialità in cui la sannita ha dato le migliori risposte sono stati i 200 farfalla. Il 2:09.60 con cui è salita sul gradino più alto del podio non è nulla di eccezionale, ma fatto a Marzo è importante. Quaranta minuti più tardi ha nuotato anche i 400 misti. Gara vinta da Sara Franceschi, compagna di allenamenti di Stefania a Livorno. Il crono della nuotatrice delle Fiamme Oro è stato 4:41.78 ed è un buon viatico per il futuro.
“L'obiettivo sono i mondiali -racconta-, ma per andarci bisogna nuotare tempi importanti”. Il livello cresce, la competizione anche, ma la campionessa di Apollosa è serena. “Sono stata due mesi lontana da casa dove tornerò finalmente questo week end”. Pochi giorni per riabbracciare gli affetti più cari, ricaricare le batterie e dare continuità al proprio percorso universitario. La Pirozzi, infatti, non pensa solo al nuoto ma anche al futuro. Un bell'esempio per i giovani, perché lil percorso della Pirozzi insegna che, anche una sportiva di altissimo livello, può continuare gli studi con successo.