La scomparsa di Monsignor Luigi Barbarito, uno degli esponenti più importanti della Chiesa irpina, ha colpito profondamentte la sua comunità d'origine, il comune di Atripalda.
Pubblichiamo la lettera di cordoglio scritta dal sindaco di Atripalda, Paolo Spagnuolo.
Apprendo con profondo dolore la triste notizia della scomparsa di Mons. Luigi Barbarito, uno dei figli più illustri della nostra Atripalda. Non spetta certamente a me ripercorrere la sua intensa e lunga attività a servizio della Chiesa, che lo ha visto lontano dalla nostra terra, rappresentare la Santa Sede in diverse nazioni del mondo. E’ una perdita grave per l’intera comunità atripaldese, “Don Luigino”, come lo chiamavano affettuosamente le persone più anziane della città era voluto bene da tutti, è un pezzo di storia che purtroppo ci lascia, un uomo di grande cultura, che si è impegnato nell’approfondire la storia e le tradizioni per una migliore conoscenza del nostro patrimonio culturale e religioso.
Di Mons. Barbarito conservo gelosamente il ricordo del nostro primo incontro avvenuto nei giorni successivi alla mia elezione a Sindaco, in occasione di una celebrazione “ ‘ngoppa a preta ‘ra Maronna”. In quella circostanza alla presenza di tanti fedeli mi disse che l’onestà doveva essere alla base del mio mandato, e che non mi sarei dovuto spaventare rispetto a reazioni negative derivanti da mie decisioni.
Ogni sera avrei dovuto guardarmi allo specchio: se mi fossi guardato sempre con fierezza, potevo ritenere giuste le mie scelte. Giovedì scorso mi ha fatto recapitare tramite un comune amico, un suo libro con tanto di affettuosa dedica, come se per un presentimento, avesse voluto omaggiare Atripalda della sua ultima testimonianza. Il suo sorriso e la sua generosità resteranno sempre vivi nel ricordo di tutti gli atripaldesi. Ho già dato disposizioni che durante lo svolgimento delle esequie, in segno di rispetto e gratitudine, verrà proclamato il lutto cittadino. Che il Signore lo abbia in gloria!
Redazione Av