Cusano Mutri

Quando si è presentata nella caserma dei carabinieri di Cusano Mutri, tutti hanno immaginato che le fosse capitato qualcosa di terribile. Visibilmente agitata, gli occhi rossi che a stento trattenevano le lacrime.

Agli investigatori, la 31enne napoletana, stava per raccontare una serata di straordinaria violenza – naturalmente ancora da accertare nell'esatta dinamica -, della quale lei sarebbe stata vittima.

Vittima di un branco. Sette uomini che le avevano fissato un appuntamento di lavoro e che invece l'hanno costretta a subire ripetuti rapporti sessuali.

Cinque dei sette uomini sono ora in stato di fermo (ai domiciliari), per altri due è scattata la denuncia.

Il racconto. La giovane è una estetista. E' arrivata a Cusano Mutri per incontrarsi con un uomo di 70 anni. Si doveva discutere di lavoro. “Ma ho capito subito che era una trappola”, ha raccontato la donna ai carabinieri. “Quando dalla porta sono entrati sei giovani”. Che evidentemente non avevano nessuna intenzione di discutere di lavoro.

La 31enne ha dichiarato di essere rimasta come annichilita. Senza parole e senza neppure la forza di reagire, quando quattro giovani l'hanno condotta al secondo piano dell'abitazione abusando sessualmente di lei su un letto matrimoniale. Gli altri aspettavano di sotto.

Dopo un po', ha superato il blocco e l'orrore e – così ha dichiarato - “ho iniziato a urlare e reagire”. I giovani – tutti di un'età compresa tra i 24 e i 36 anni - si sono dileguati velocemente, ma prima di lasciare l'abitazione del 70enne avrebbero sottratto del denaro dal giubbino della vittima.

Qualche minuto dopo la denuncia ai carabinieri.

La ragazza è stata poi accompagnata all'ospedale Fatabenefratelli, per tutti gli accertamenti necessari a verificare la violenza subita.

Nel frattempo i carabinieri della compagnia di Cerreto Sannita hanno fermato – nella notte tra venerdì e sabato – i presunti responsabili dello stupro di gruppo, uno è di Cusano Mutri, gli altri tre sono residenti rispettivamente a Sant'Angelo d'Alife, Baia e Alife.

I quattro non avrebbero confermato le dicharazioni della donna.

Sono ora in corso altre indagini per ricostruire quello che è accaduto nell'abitazione del 70enne.

Elletrap