Operazione dei carabinieri questa mattina a Santa Maria La Fossa, Capua e Casal di Principe dove sono state arrestate sei persone con le accuse a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata ai reati di lesioni personali e truffa ai danni di compagnie assicurative (attraverso condotte di umiliazione fraudolenta della propria persona e di denunce di falsi sinistri). Per alcuni degli indagati anche le accuse di sequestro di persona, estorsione, furto commesso in edifici scolastici e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Sono tutti destinatari di un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. Nei confronti di Carlo B., 47 anni, Fabio M. D. C., 20 anni, Franco P., 27 anni, Antony C., 30 anni, Simone M., 22 anni, Giulia D. F., 20 anni.
L'attività d'indagine, condotta dal dicembre del 2015 al settembre del 2016, si è sviluppata mediante attività tecniche di intercettazioni telefoniche ed ambientali, nonché attraverso servizi di osservazione e riscontro, che hanno consentito di edificare un solido compendio indiziario a carico degli odierni indagati.
In particolare, è stata accertata l'operatività, nella provincia di Caserta, di un'organizzata compagine associativa delittuosa, finalizzata alla commissione di truffe assicurative, realizzate mediante condotte di mutilazione fraudolenta e di denuncia di falsi sinistri: in particolare, i partecipi dell'associazione delittuosa provocano artatamente ed intenzionalmente lesioni personali fisiche a diversi soggetti, consenzienti e retribuiti con esigue somme di denaro, per lo più giovani tra i 18 ed i 25 anni, anche affetti da ritardi psicofisici e da disabilità di vario genere - lesioni cagionate con grande violenza ed efferatezza anche utilizzando bastoni e mazze di legno o di ferro. Successivamente le vittime venivano accompagnate presso gli ospedali dove dichiaravano che le ferite derivassero da sinistri stradali in modo da accedere ai risarcimenti da parte delle compagnie assicurative.
La Procura spiega anche: “E' stato altresì accertato che le vittime dei falsi sinistri erano il più delle volte consenzienti a farsi procurare, in cambio di esigue somme di denaro, le lesioni personali. Talvolta, invece, è apparso evidente che la volontà di tali soggetti era stata violentemente coartata: sono state, infatti, documentate le gravi lesioni prodotte ai danni di un portatore di handicap che, incapace di autodeterminarsi, è stato sequestrato dal "branco", minacciato e, poi, più volte malmenato al fine di produrre richieste di risarcimento per suo conto”.
Dalle intercettazioni telefoniche è anche emerso come gli indagati “agivano con modalità particolarmente spregiudicate e violente, come è evincibile non solo dalle conversazioni telefoniche, ma anche dall'entità delle lesioni che si ricavano dai referti medici.
Sono stati documentati cinque fittizi sinistri stradali. Nel corso delle attività di indagine è emerso, inoltre, che alcuni degli indagati sono dediti al compimento di qualsiasi attività criminale, in proprio o per conto di altri, al solo fine di trarre profitto, dalla cessione di sostanze stupefacenti alla commissione di furti nelle scuole con contestuale rivendita dei beni di provenienza furtiva. In particolare, sono stati, inoltre, accertati quattro episodi di furto, tre dei quali ai danni di una struttura scolastica del comune di Capua, nonché nove episodi di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo hashish e cocaina. Tali episodi criminosi, però, non rientrano nel progetto criminoso dell'associazione, essendo piuttosto riconducibili ad attività poste in essere da due coindagati, dediti a qualsiasi tipo di attività criminale, purché redditizia”.
Questa mattina il blitz dei carabinieri di Grazzanise che hanno notificato i provvedimenti e trasferito 4 dei 6 indagati in carcere.