Riceviamo e pubblichiamo
Dopo aver letto una replica a dir poco diffamatoria, piena di affermazioni non rispondenti al vero, ritengo doveroso replicare, pur nella convinzione che chiunque abbia avuto l’opportunità di leggere le mie dichiarazioni, debitamente virgolettate, si sarà reso conto del palese discostamento dalla realtà della replica formulata dell’ex sindaco Molinaro.
E’ stata rilasciata una replica su un qualcosa che non ho mai detto!
Ribadisco che la piscina comunale, all’insediamento della nostra Amministrazione, era incompleta, nonostante fosse stata oggetto di finanziamento pubblico.
Abbiamo dovuto constatare di avere un bene in stato di abbandono e degrado, per la cui ultimazione occorrevano ulteriori 400.000,00 euro di lavori!
E’ davvero assurdo sentire che l’ex sindaco - che non è stato in grado di realizzare quell’ opera pubblica, lasciando il Comune con ingenti debiti con due imprese esecutrici dei lavori – proferisca verbo in merito!
A mio avviso, avrebbe fatto meglio a tacere: in certi casi il silenzio è d’oro!
Anche con riferimento alla citata consulenza tecnica, occorre precisare che il Ctu ha detto ben altra cosa rispetto a quanto asserisce Molinaro, ossia che i lavori effettuati, pur non vedendo la piscina realizzata, avevano un valore di 240mila euro in più di quanto inizialmente preventivato. Ciò significa che il Comune avrebbe dovuto riconoscere all’impresa una somma ulteriore rispetto a quella prevista dal finanziamento, senza poi neanche vedere realizzata l’opera.
Che la piscina debba essere anche motivo occupazionale, poi, è cosa certa … cosa ovvia! Anzi è stato ribadito questo aspetto in Consiglio Comunale all’unanimità, ossia con tredici voti su tredici componenti il Consiglio.
E’ importante che il buon amministratore si preoccupi soprattutto di dare risposte concrete, incentivando gli imprenditori ad investire, dando la possibilità ai propri giovani di avere maggiori possibilità occupazionali!
Rispetto al passato abbiamo acquistato credibilità e, giorno dopo giorno, vi sono imprenditori che chiedono di investire sul nostro territorio.
Anche sulla questione del Bilancio ritengo doveroso fare chiarezza, evidenziando che non sempre è un bene giungere fino al terzo grado di giudizio! Anzi, la precedente amministrazione avrebbe fatto bene ad inserire correttamente nei bilanci tutti i debiti derivanti da giudizi che oggi ci vediamo costretti a pagare. Anche il precedente revisore ha più volte invitato l’ufficio contabile, con apposite note, ad eliminare i residui attivi che non avevano ragione di esistere ed a riconoscere i debiti fuori bilancio ereditati.
E’ assurdo che chi è stato protagonista in negativo continui a parlare!!!
Ed ancora.
I revisori avevano consigliato il dissesto (sempre a causa dei debiti ereditati), noi abbiamo optato per l’adesione al Salva Enti per il bene del Comune di Calvi.
Anche sui progetti bisogna ricordare all’ex consigliere di opposizione che stiamo realizzando opere e servizi che altri avevano sempre solo promesso durante le campagne elettorali!
Inoltre, nella mia intervista (in realtà è stata una video-intervista) ho citato “Ceppaloni” soltanto per riferire la provenienza della ditta che si è da poco aggiudicata la gara, non ho citato altre persone, che, tra l’altro, reputo completamente diverse rispetto all’ex sindaco Molinaro e che godono della mia stima e del mio rispetto. Molinaro ha probabilmente inteso cogliere strumentalmente spunto dalla citazione di “Ceppaloni” per ostentare un presunto rapporto amicale con autorevoli soggetti politici, forse, nel tentativo, a mio avviso maldestro, di impressionare qualcuno.
Infine, riguardo alla sua vicenda penale, sinceramente non capisco il suo comportamento.
Nel 2010, abbiamo vinto le elezioni sconfiggendo il passato e quando, nel 2011, è giunto prima l’arresto e poi i domiciliari per l’ex consigliere di opposizione, certamente né io né i componenti dell’Amministrazione abbiamo esultato.
Mi è dispiaciuto umanamente ed ho espresso anche solidarietà alla famiglia. Nella mie dichiarazioni non ho mai parlato delle sue vicende penali, anzi nella mia intervista non ho mai parlato di lui, forse anche perché consapevole che è stata una pagina che la comunità intera dovrebbe rimuovere al più presto!
Un Comune che esce sui giornali e sui media anche nazionali per reati gravi non è certamente cosa di cui rallegrarsi e vantarsi!
Pertanto, quanto riportato dall’ex consigliere di opposizione sono affermazioni che non trovano riscontro nella realtà delle cose. Avrebbe ben potuto evitare di replicare a qualcosa che non ho mai detto.
Ognuno ha il suo stile e certamente in questo modo di fare politica non mi riconosco! Comprendo, tuttavia, l’alterazione di chi oggi probabilmente ha nostalgia di potere, di chi fa fatica a rendersi conto che Calvi è cambiata ed è gestita da una maggioranza sempre più allargata.
Da calvese, da uomo, da padre, da persona che crede in un futuro sempre migliore, non posso fare altro che oppormi con tutte le mie forze a questo modo di fare politica.
Calvi conosce la verità, una verità che è alla portata di tutti e che nessuna menzogna può ormai più mascherare. Una verità che, agli occhi dei calvesi, non può più essere abilmente dissimulata; una verità che questa storia ci ha insegnato a guardare in faccia.
Armando Rocco
sindaco di Calvi